Bauhaus

I fondi europei sono dei capitali messi a disposizione dal Consiglio dell’Unione per tutta una serie di progetti che vengono considerati meritevoli di un aiuto economico in fasi di analisi. Questo aiuto economico può essere gestito dalla Commissione europea in forma diretta, ovvero è la stessa Unione Europea ad erogare i fondi, oppure i soldi sono gestiti dagli Stati membri, e quindi in questo caso dall’Italia, che ne gestiscono sia la valutazione dei progetti che la distribuzione dei fondi.

Il modo migliore per capire l’importanza di questi fondi e di cosa si può realmente fare con questo denaro, è quello di dare uno sguardo a progetti che sono stati già finanziati e che sono potuti decollare grazie all’aiuto economico dell’Unione Europea. Le richieste di contributi europei da parte di realtà imprenditoriali o comunali italiane sono davvero poche rispetto agli altri Stati ma si sono comunque ottenuti risultati eccellenti sia nelle grandi che nelle piccole realtà territoriali.

Fattoria di Germagnano

Ne è un esempio la fattoria di Germagnano a Sansepolcro, una piccola realtà locale, che nel periodo dal 2013 al 2015 chiede dei fondi per la produzione di un nuovo tipo di formaggio di asina, un alimento povero di grassi ma ricco di elementi altamente assimilabili. L’importo richiesto era piccolo, sotto ai 20.000 euro, ma ha permesso a questa azienda di promuovere un prodotto salutare nuovo e contemporaneamente di crescere.

Idmar

Un altro esempio di utilizzo dei fondi europei è Idmar, un grande laboratorio marino sito in Sicilia che ha attinto a più di 20 milioni di euro tra il 2014 ed il 2020.

Il progetto di Idmar è stato, ed è, quello di voler attivare un laboratorio multidisciplinare  per la ricerca scientifica in campo marino e anche di costruire il più grande telescopio sottomarino con cui tenere sotto controllo le attività in tempo reale. Questo telescopio è stato posto a 96 chilometri dalla costiera siciliana e a partire dal 2021 controllerà tutto l’ambiente sotto marino, una vera eccellenza del Mediterraneo.

Un caso a Faenza

Anche i comuni possono richiedere un sostegno per i propri progetti come nel caso del Comune di Faenza che si è mosso per la ristrutturazione del Palazzo del Podestà. Questo magnifico edificio era stato chiuso per inagibilità e pericolosità della copertura. Grazie ai finanziamenti del fondo europeo si potrà tornare a visitarlo oltre che rendere la struttura anche uno spazio multi-culturale ad uso dei cittadini per eventi culturali ed artistici.

Vicenza

Una città che crede fermamente nei fondi europei è sicuramente Vicenza che nell’arco di 10 anni ha sottoposto all’Unione Europea oltre 22 progetti che sono stati tutti approvati arrivando a finanziamenti pari a quasi 11 milioni di euro.

I progetti in questione sono stati vari ed alcuni di essi ancora in attivo ancora oggi come per esempio il progetto Pro-Byke volto a promuovere l’uso della bicicletta attraverso l’ampliamento delle piste ciclabili; o anche il progetto Worthy che ha l’obiettivo di far riscoprire ai giovani il valore storico e patrimoniale della propria città.

Che siano piccoli progetti o grandi imprese, i fondi europei offrono l’occasione di realizzare qualche cosa che favorisca l’integrazione, il risparmio energetico, l’educazione civica o la riqualificazione di un’area geografica.

Di Davide Bagnoli

Giornalista iscritto all'Albo dell'Emilia Romagna, collabora con varie testate ed è autore di due libri

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