Quando si usa l’espressione “radici dell’Unione europea” è per indicare tutte le tappe che si sono susseguite nel corso della storia e che iniziano dalla creazione dell’Ue e arrivano fino ad oggi. Con il passare degli anni infatti sono stati numerosi i cambiamenti o gli eventi importanti di cui l’Unione europea è stata protagonista.
Radici dell’Unione europea: ecco la storia
Le radici dell’Unione europea risalgono alla Seconda Guerra Mondiale e precisamente alla sua fine, nel 1945. Il motivo principale per cui l’Ue è stata creata infatti è da ricercare nel desiderio di non far ripetere più un evento bellico del genere, ma nemmeno altri tipi di massacri o distruzioni.
Lo scopo della pace in Europa dà vita quindi a quest’organizzazione internazionale economica e anche sociale.
All’inizio però, o meglio durante gli anni ’50, era la Comunità europea del carbone e dell’acciaio ad avere il compito di creare un’unione tra diverse nazioni europee, per garantire una collaborazione dal punto di vista politico, ma anche economico e affinché fosse mantenuta la pace in Europa. Oltre a questo, i primi sei “Stati fondatori” furono la Germania, la Francia, ma anche il Belgio, l’Italia, i Paesi Bassi e l’Italia.
Intanto proprio nel 1950, per la precisione a partire dal 9 maggio di quell’anno, Robert Schuman, il ministro degli Esteri della Francia, avvia il cosiddetto “piano di cooperazione”, che mira a far tornare l’Europa florida e forte. Proprio grazie a questo piano, i sei Paesi menzionati firmano nel 1951 il trattato per gestire le varie industrie siderurgiche.
L’unione in questione diventa così vantaggiosa che i vari Stati membri scelgono di estenderla e quindi di ampliare la loro cooperazione per usarla anche in altri ambiti, oltre a quello industriale. Questa decisione crea il cosiddetto “Trattato di Roma” nel 1957 e in questo modo si forma anche la Cee, ovvero la Comunità economica europea. Questa ha come scopo principale quello di provvedere a favorire la libera circolazione non solo di servizi e di beni, ma anche di persone.
Solo nel 1973 poi la Cee si amplierà e ne faranno parte anche altri Stati, come Irlanda, Danimarca e anche il Regno Unito. Solo nel periodo che va dal 1981 al 1986 invece le nazioni della Comunità in questione diventano ancora di più, perché entrano anche la Spagna, il Portogallo e la Grecia. Le tappe delle radici dell’Unione europea però non terminano qui.
Le radici dell’Ue: le altre tappe importanti nella storia dell’organizzazione
Nella storia dell’Unione europea vi è poi un’altra tappa di fondamentale importanza, ovvero il 1992. Durante questo anno infatti viene firmato a Maastricht l’omonimo trattato, chiamato anche “Trattato sull’Ue”. Questo delinea tutte le caratteristiche e le norme relative all’euro, la moneta unica dell’Ue. Oltre a questo però tratta anche delle normative sulla politica estera, nonché della cooperazione tra i vari Stati membri per la giustizia, ma anche per gli affari di politica interna. È proprio con il trattato in questione che l’organizzazione indiata per anni con la denominazione “Comunità europea” prende il nome attuale: Unione europea.
Nel 1995 invece la Finlandia, la Svezia e l’Austria aderiscono a quest’ultima, che quindi amplia ancora di più il numero dei suoi membri. Sempre nello stesso anno poi si verifica anche un altro cambiamento importante, che consiste in un accordo e prendere il nome di “accordo di Schengen”. Con questo si stabilisce che tutti i cittadini di ogni Stato che viaggiano nelle nazioni che fanno parte di questo accordo, non sono obbligati a far vedere il loro passaporto nel momento in cui vi è il passaggio da una frontiera all’altra.
Altra tappa fondamentale poi è costituita dal 2002, anno in cui entrano ufficialmente in circolazione sia le banconote, sia le monete dell’euro. Nel 2004 invece gli Stati che fanno parte dell’Unione europea crescono ancora di più, perché si aggiungono a quelli già presenti anche altri 8 che si trovano principalmente nella zona centrale e in quella orientale del continente europeo. Si tratta della Lituania, della Lettonia, dell’Estonia, della Polonia, della Slovacchia, della Repubblica ceca, dell’Ungheria, della Slovenia. Prima di queste entrate, l’Ue era composta soprattutto da Stati che si trovavano nell’Europa occidentale. Dopo il 2004 poi entrano anche Malta e Cipro, mentre l’anno 2007 vede anche l’entrata della Romania e dela Bulgaria.
Un’altra tappa importante è poi quella del Trattato di Lisbona, realizzato nel 2009, che ha come obiettivo principale quello di rendere l’Unione europea abbastanza solida e forte, tanto da permetterla di affrontare importanti scopi. Oltre a questo, vengono anche aumentati i poteri conferiti al Parlamento europeo.
Nel 2013 invece anche la Croazia entra nell’Ue. Secondo alcuni studiosi, gli anni che vanno dal 2000 fino al 2009 sono quelli in cui l’Unione europea si espande, non solo perché entrano anche altri Stati, ma anche perché la collaborazione tra i vari membri diventa più forte. Uno degli eventi che la rafforza è l’attentato alle Torri Gemelle, avvenuto nel 2001, che spinge le varie nazioni a lottare in misura più ferrea contro ogni forma di terrorismo. Il decennio che invece va dal 2010 al 2020 viene indicato da alcuni esperti come un periodo difficile per l’Ue e anche per l’intero continente europeo, a causa della crisi economica che ha colpito l’intero territorio.
Per cercare di far fronte a questa problematica, allora l’Ue crea una sorta di unione dal punto di vista bancario. Non mancano poi altri importanti eventi durante il decennio 2010-2020, come ad esempio il 2012, anno in cui l’organizzazione in questione riesce a ricevere il Nobel per la pace. Negli anni successivi poi l’Ue si occupa anche di cercare di trovare una soluzione a un’altra grave problematica: quella relativa ai cambiamenti climatici. Ogni anno infatti tra i programmi Ue vi sono numerose iniziative volte a ridurre l’inquinamento ambientale e anche l’emissione di sostanze nocive. Come si è visto, ci sono tantissime tappe importante che si sono susseguite nel corso della storia e che hanno riguardato l’Unione europea. Questa infatti è un’organizzazione internazionale che non ha solo lo scopo principale di far sì che tutti i suoi Stati membri collaborino tra loro per rafforzare l’Europa e migliorare il benessere dei cittadini, ma mira anche al mantenimento della pace e al rispetto dell’ambiente, così come a quello dei diritti umani.
di Giada Fiordaliso