La Corte di Giustizia dell’Unione europea può essere indicata anche con la sigla CGUE. Per la precisione si tratta di un’istituzione dell’Ue che possiede la sua sede a Lussemburgo.

Il compito principale di quest’organo consiste nel garantire che sia osservato il diritto comunitario Ue e in più interviene quando uno Stato membro vuole presentare un ricorso di annullamento, ma non solo. I suoi compiti e i suoi poteri infatti sono diversi. Di seguito un approfondimento con tutte le indicazioni relative alla CGUE e alle sue caratteristiche.

La Corte di Giustizia dell’Unione europea: le caratteristiche e i suoi poteri

La Corte di Giustizia dell’Unione europea presenta delle competenze nell’ambito della giurisdizione e in più interviene nel caso di ricorsi. Per la precisione, quando uno Stato membro oppure un’istituzione vogliono presentare un ricorso di annullamento, la CGUE interviene.

Tra l’altro può anche essere presente nella procedura di rinvii di tipo pregiudiziale oppure nel momento in cui ci sono impugnazioni del Tribunale.

Per quanto riguarda i suoi poteri, questi possono essere messi in atto tramite differenti forme. Tra queste, il cosiddetto “ricorso per inadempimento”, che consiste nel controllare che gli Stati membri dell’Unione europea rispettino i vari obblighi stabiliti dai diversi trattati.

Un’altra forma è anche il cosiddetto “ricorso per annullamento”, con cui uno Stato o un’istituzione può presentare alla Corte di Giustizia di annullare un determinato atto legislativo che è stato posto da un’istituzione Ue.

Altro modo che la CGUE ha per disporre dei suoi poteri però è anche il “ricorso per carenza” e il cosiddetto “ricorso per risarcimento danni”. A questi però si aggiunge anche il rinvio giudiziale, che si può avere nel momento in cui un giudice può chiedere alla Corte di Giustizia di effettuare un’interpretazione riguardante la validità o meno di un certo atto inerente il diritto europeo.

Si precisa però che la Corte può anche effettuare delle procedure di impugnazione oppure anche dei riesami.

Come funziona esattamente la CGUE

Per quanto riguarda il funzionamento della Corte di Giustizia dell’Unione europea, per comprenderlo al meglio si può affermare che tale organo segua le varie fasi e le procedure dei tribunali presenti a livello nazionale. Nel caso ci fosse un ricorso, queste viene trasmesso e notificato all’avversario, proprio tramite la Corte. In più è quest’ultima che indica, o meglio nomina, un avvocato e anche un giudice che rivesterà anche il ruolo di relatore.

Entrambe le figure dovranno seguire la causa e la procedura ad essa relativa, controllandone lo svolgimento. La maggior parte delle volte le due parti coinvolte chiedono che si svolga un’udienza pubblica. In tal caso, il giudice che fa anche da relatore avrà un compito ben preciso.

Egli infatti dovrà riassumere le argomentazioni dei due avversari e anche i fatti avvenuti. Si può quindi affermare che dovrà essere svolta una relazione pubblica e nella fase successiva, i giudici e gli avvocati presenti potranno anche porre delle domande a ciascuna delle due parti, qualora lo ritengano necessario.

Nel periodo successivo, che consiste in alcune settimane, l’avvocato generale durante un’altra udienza pubblica dovrà porre le sue conclusioni e dovrà spiegare come secondo lui, dovrebbe essere conclusa l’udienza e il caso.

Per attendere però che ogni fase sia effettivamente terminata, la parola finale spetta ai giudici, che dovranno deliberare solo dopo aver giudicato anche la relazione e la sentenza del giudice che fa anche da relatore. Ogni giudice coinvolto inoltre può anche apportare eventuali cambiamenti alla sentenza stabilita. Sarà poi la Corte di Giustizia che farà direttamente pubblicare sulla Gazzetta ufficiale la decisione. Prima della pubblicazione però viene lasciato un periodo di due mesi.

Durante quest’ultimo, le due parti dovranno presentare i propri pareri a riguardo, così come anche gli Stati membri dell’Ue coinvolti e le istituzioni coinvolte. Il tutto avverrà sempre durante un’udienza pubblica e sempre in pubblico sarà esposta la sentenza da parte dei giudici.

Struttura della Corte di Giustizia dell’Unione europea

Per quanto riguarda la struttura della Corte di Giustizia dell’Unione europea, si può affermare che questa sia formata da un giudice presente per ogni singolo Stato membro dell’Ue. Oltre a queste figure però sono presenti anche 11 avvocati generali e tutti questi professionisti vengono nominati secondo un processo ben preciso.

Si tratta infatti di un vero e proprio accordo che viene stabilito dagli Stati membri e per la precisione dai loro governi. Il mandato di tutti questi esperti inoltre è per un periodo di 6 anni e tra l’altro si può rinnovare.

La scelta delle figure viene svolta tra professionisti del settore giudiziario molto competenti e noti, o comunque vengono scelti coloro che possiedono altissime competenze ed elevatissimi requisiti, che consentono loro di arrivare a svolgere al meglio dei compiti così importanti.

La Corte di Giustizia dell’Unione europea però è composta anche da un Presidente, che per la precisione viene scelto dai giudici della Corte e in più il suo incarico ha una durata massima di 3 anni.

Anche in questo caso, quest’ultimo si può rinnovare. Oltre a tutte queste caratteristiche, si può aggiungere che l’istituzione in questione si può riunire formando una seduta plenaria, oppure anche una sezione, ovvero una seduta composta da 15 giudici, o può anche formare una sezione composta da 3 o 5 giudici. Nella seconda casistica si dovrebbe parlare di “grande sezione”, che si verifica nel caso in cui uno Stato dell’Unione europea o anche un’istituzione lo richiede. In alternativa, si può anche verificare nel momento in cui occorre affrontare dei casi molto difficili o comunque complessi. Ancora più raro il caso della seduta plenaria, che si ha quando ci sono casistiche inerenti i trattati europei o comunque si ha quando la Corte di Giustizia ritiene che la causa sia davvero molto importante. Come si è visto, la Corte di Giustizia dell’Unione europea presenta dei poteri giurisdizionali molto particolari e in più presenta delle caratteristiche molto precise, che le permettono di distinguersi dalle altre istituzioni Ue. Oltre a questo, i suoi poteri consistono soprattutto nella possibilità di intervenire durante lo svolgimento di alcuni ricorsi e in tutte le forme in cui questi ultimi si suddividono.

 

di Giada Fiordaliso

 

Di adminUE

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