Il Consiglio europeo è un’istituzione e precisamente rientra tra le sette ufficiali dell’Unione europea. Il suo compito principale può essere riassunto come la definizione della cosiddetta “agenda politica” dell’UE e per stabilire tutto ciò organizza delle riunioni denominate “al vertice”, che di solito si tengono ogni tre mesi. I suoi doveri però non si esauriscono con questa occupazione e ci sono tanti elementi importanti da considerare, per capire al meglio le funzioni di quello che viene considerato uno dei massimi organismi dell’Unione europea.
Il Consiglio europeo: di che cosa si tratta esattamente
Il Consiglio europeo può essere definito come “organismo collettivo”, ma anche come “istituzione” ed è considerato come l’organo principale per quanto concerne la cooperazione tra le varie nazioni dell’Unione europea. Per mantenere un livello di comunicazione elevato e per far sì che gli Stati membri prendano decisioni riguardo una certa problematica, l’istituzione in questione organizza, come accennato, ogni tre mesi delle riunioni, nei quali i vertici delle nazioni UE si incontrano. Si precisa tra l’altro che in ogni riunione deve essere sempre presente il cosiddetto “Presidente permanente”. Quest’ultimo viene eletto ogni due anni circa e l’organismo in questione è stato istituito con il Trattato di Lisbona, in vigore dal 1º dicembre 2009. Per quanto riguarda invece le sedi di questa istituzione, dal 2017 una è il Palazzo Europa, considerata quella principale, e una invece il Palazzo Justus Lipsius. Quest’ultima è ritenuta una sede secondaria e tutte e due si trovano a Bruxelles, all’interno del cosiddetto “quartiere europeo”. Si ricorda, per evitare confusione, che il Consiglio europeo è un organo totalmente diverso dal Consiglio dell’Unione europea e anche dal Consiglio d’Europa. Il primo infatti possiede il potere legislativo, come il Parlamento europeo, mentre il secondo è un’organizzazione, che tra l’altro non dipende dall’UE.
Consiglio europeo: di che cosa si occupa esattamente, quali sono i suoi compiti
L’organo in questione ha il compito di definire quali sono le priorità, dal punto di vista politico, dell’Unione europea, ecco perché precedentemente si è parlato di “definizione dell’agenda politica dell’UE”. Ciò non significa però che il Consiglio abbia la possibilità di intraprendere decisioni legislative. Ulteriore funzione dell’istituzione è quella di gestire e cercare di risolvere problematiche complesse che per essere eliminate necessita della cooperazione tra i Paesi membri dell’UE. In più può anche definire gli elementi di politica estera dell’Unione europea e quelli riguardanti manovre di sicurezza politica. A riguardo, possiede anche il dovere di definire le strategie più consone per fronteggiare situazioni controverse concernenti tale ambito. Si deve aggiungere ai compiti citati anche quello che prevede l’elezione di membri della Banca Centrale europea (BCE) e della Commissione europea.
Riguardo una determinata problematica da affrontare, il Consiglio europeo può sia chiedere alla Commissione di proporre una soluzione, quindi di presentare un’eventuale proposta risolutiva, oppure può direttamente rivolgersi al Consiglio dell’Unione europea chiedendogli di occuparsi della situazione. Ulteriore compito consiste nella possibilità di prendere provvedimenti, anche se in modo molto marginale, riguarda la giustizia o gli affari interni dell’UE, in particolare può intervenire nelle decisioni che prevedono la richiesta di cooperazione di polizia e/o giudiziaria nell’ambito penale.
Come è composto questo organismo
Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato e di governo di ogni Paese membro dell’Unione europea, ma anche dal presidente del Consiglio europeo e dal presidente della Commissione europea. Il suo presidente viene eletto dai membri interni e precisamente rimane in carica due anni e mezzo. È possibile tra l’altro rinnovare la carica in questione, ma solo una volta, non di più. Tale figura è una delle più importanti dell’UE, poiché ha il compito di rappresentare quest’ultima nel mondo.
Si precisa tra l’altro che in tutte le riunioni convocate dal Consiglio europeo, il Presidente di quest’ultimo dovrà sempre essere presente, così come quello della Commissione europea. Quest’ultimo però parteciperà senza diritto di voto. Si è parlato di “capi di Stato e di governo” che prendono parte all’istituzione in questione.
In effetti, la decisione di far presentare durante gli incontri trimestrali la prima figura o la seconda, spetta unicamente ai singoli Stati membri. Per fare un esempio concentro, si prendano l’Italia e la Francia: la prima, nelle riunioni del Consiglio europeo invia il presidente del Consiglio dei ministri, che rappresenta il capo del governo, mentre la seconda nazione sceglie di mandare il presidente della Repubblica, che è invece il capo dello Stato.
Può capitare inoltre che i membri degli Stati dell’Unione europea che presenziano agli incontri, possano richiedere anche la presenza di un ministro, così come il presidente della Commissione può richiedere che sia presente un membro di quest’ultima. Ad aggiungersi nelle riunioni deve esserci anche l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Ulteriore membro che prende parte alle convocazioni del Consiglio europeo è anche il Segretario generale del Consiglio europeo, che si occupa delle questioni organizzative e anche della realizzazione del procedimento corretto da eseguire per il verbale delle riunioni.
Come funziona il Consiglio europeo
Durante l’arco dell’anno, l’istituzione in questione si riunisce di solito quattro volte, ma ciò non toglie il fatto che il suo presidente possa richiedere una riunione straordinaria, qualora fosse necessaria tale decisione, pur di risolvere una problematica di importanza elevata.
Durante tali incontri, solo i capi di governo o di Stato hanno la possibilità di prendere parte alla votazione. Per quanto riguarda invece la modalità con cui vengono stabilite le decisioni, di solito è quella “per consenso”, ma esistono delle casistiche in cui può esserci quella per unanimità oppure quella presa per maggioranza qualificata. La seconda solitamente viene impiegata nel caso in cui si è verificata una grave violazione effettuata da una nazione UE. In altri casi è possibile anche che venga impiegata la maggioranza semplificata, anche se la metodologia che viene utilizzata la maggior parte delle volte è il “consensus”, altro modo per indicare il metodo del “consenso”. Come si è visto, il Consiglio europeo è un organismo che si occupa dell’interazione e della cooperazione dei membri dell’Unione europea riguardo la politica estera e anche quella di sicurezza dell’UE, ma tra le sue funzioni ce ne sono anche altre, che si occupano sempre di far interagire i Paesi membri, al fine di eliminare questioni problematiche.
di Giada Fiordaliso