Lo sappiamo bene, il pianeta in cui viviamo non gode affatto di buona salute. Siamo stati noi a contribuire al suo degrado, a causa di una mancata efficienza energetica, dello spreco di materie prime, dell’inquinamento. C’è un grande bisogno di soluzioni all’avanguardia che possano migliorare la situazione.

Di recente in Toscana una di queste soluzioni ha preso vita, in parte grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea. Stiamo parlando del progetto “EcoReLabel – etichette ecologiche, rimovibili e riciclabili”. L’investimento totale è stato di 3.030.000 euro, con un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE di 534.950 euro.

Il progetto EcoReLabel, in cosa consiste

Il progetto prevede la realizzazione di etichette di carta e di plastica ecosostenibili al 100%. I materiali ovviamente sono stati debitamente selezionati dopo attenti studi, compresi gli inchiostri e la colla. Queste etichette sono adatte sia per le bottiglie di vetro che per quelle di plastica e sono molto semplici da rimuovere. Rimuovendo le etichette, ecco che queste possono essere riciclate nella loro interezza.

Non solo, le bottiglie senza residui di etichetta sulla superficie possono essere riutilizzate senza alcuna difficoltà. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di un procedimento di lavaggio per la rimozione delle etichette ad hoc. Il procedimento infatti ha luogo a bassa temperatura, proprio per questo motivo con un minimo consumo energetico. Questo è possibile perché scendono in gioco enzimi o sostanze artificiali che velocizzano le reazioni chimiche necessarie.

EcoReLabel, per una netta diminuzione dell’impatto ambientale

Ovviamente le etichette e l’intero processo sono stati sottoposti a debiti test. In questo modo è stato possibile attestare una diminuzione dell’impatto ambientale niente meno che del 50-60%. Si tratta della prima forma di etichette ecologiche che siano mai state realizzate, una soluzione quindi innovativa e all’avanguardia. Senza dubbio si tratta di etichette che riscuoteranno un immenso successo nel corso del tempo, dato che sta crescendo la domanda di soluzioni con un basso impatto ambientale anche nel settore packaging.

È da sottolineare poi che grazie a questo progetto diventa semplice perseguire l’obiettivo di arrivare ad un’economia circolare. È un obiettivo ambizioso, ma possibile, un obiettivo che se raggiunto può davvero trasformare i processi produttivi in processi sostenibili dal punto di vista ambientale.

È un obiettivo conforme alle direttive europee, che da sempre infatti incoraggiano il passaggio alla circolarità in ogni settore, anche nel settore del confezionamento. E il bello è che i risultati che questo progetto ha permesso di ottenere possono in realtà essere estesi, con le debite modifiche ovviamente, anche a molti altri settori.

Di Davide Bagnoli

Giornalista iscritto all'Albo dell'Emilia Romagna, collabora con varie testate ed è autore di due libri

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