In passato Prato poteva essere considerata a pieno titolo come una città fabbrica. Con il passare del tempo però molte aree industriali sono state abbandonate, così da creare non poco degrado. Proprio per questo motivo si è deciso di puntare sui fondi europei per riuscire a dare nuova vita a questi spazi industriali, così che i cittadini possano godere di migliori condizioni e di una città realizzata su misura per loro.
È senza dubbio questo il caso della zona di Macrolotto Zero, trasformata in un’area abitabile, bella, piacevole, grazie ai fondi messi a disposizione dall’UE. Il progetto di trasformazione di Macrolotto Zero ha necessitato di un investimento totale pari a 8.464.400 euro, con un contributo UE pari a 5.771.581 euro.
Macrolotto Zero
L’area si estende su ben 44 ettari e si trova nella zona ovest del centro storico di Prato. La sua è una posizione centrale, è vero, ma nonostante questo fino a qualche anno fa il suo aspetto era quello tipico delle periferie isolate. La zona si caratterizzava infatti per la presenza di un numero eccessivo di edifici molto alti e di cemento, una zona a cui mancavano spazi verdi e pubblici. Molti edifici industriali, abbandonati da tempo, erano al degrado completo.
Inoltre le infrastrutture stradali erano scarse e i servizi praticamente assenti. Un quartiere di questa tipologia non poteva di certo essere considerato funzionale per i suoi abitanti, né per la città nella sua interezza, un quartiere sostanzialmente inutile che infatti piano piano è stato isolato sempre più dal resto di Prato.
I fondi europei hanno permesso di rinnovare il quartiere, trasformandolo in una zona molto amata dai cittadini, dove la qualità della vita è elevata, dove sono presenti servizi e infrastrutture che funzionano alla perfezione. Si tratta di un quartiere che sta diventando inoltre sempre più multiculturale e che funziona davvero molto bene anche dal punto di vista economico. Questo investimento è stato insomma davvero un grande successo. Ma andiamo a vedere più nello specifico quali sono stati i cambiamenti messi in atto.
La rivalutazione di Macrolotto Zero
Gli investimenti messi a disposizione dall’Unione Europea hanno permesso di riconvertire buona parte degli edifici industriali abbandonati presenti in zona. Questi edifici oggi ospitano zone ricreative e commerciali moderne e ricche di fascino. Alcuni lavori sono ancora in corso, come la realizzazione di una biblioteca multimediale e di spazi co-working. Sono ancora in corso anche i lavori di trasformazione dell’ex fabbrica tessile Forti che a breve diventerà un centro commerciale e per attività sociali, con anche un mercato metropolitano e uno spazio formativo.
Non tutti gli edifici però sono stati riconvertiti. Alcuni sono stati demoliti. La densità di edifici in Macrolotto Zero era davvero eccessiva infatti, impossibile a quelle condizioni parlarne come di un quartiere vivibile e a misura d’uomo. Abbattendo molti edifici, si è regalato respiro alla zona ed è stato possibile creare parchi, giardini, ma anche piazze. Una grande piazza è stata realizzata anche nella zona centrale del quartiere, dove prima erano presenti invece solo ed esclusivamente edifici grigi e di immense dimensioni, che quasi coprivano il cielo alla vista. Questi luoghi pubblici rendono la zona bella e piacevole da vivere, una zona capace di trasformarsi in un importante luogo di incontro per i cittadini di Prato.
Gli investimenti europei sono stati utilizzati anche per migliorare l’infrastruttura stradale della zona. È stata riprogettata da zero, così da poter promuovere e favorire quanto più possibile la mobilità sostenibile. È presente un’area infatti con limite di velocità di 30 km/h e con corsie dedicate a ciclisti e pedoni. È stata migliorata anche l’illuminazione pubblica stradale e quella degli edifici, in modo da risultare efficiente dal punto di vista energetico. Un quartiere quindi che punta anche a diventare ecologico.
Macrolotto Zero, i cittadini sono stati parte integrante della trasformazione
Il progetto di Macrolotto Zero ha permesso ai cittadini di partecipare in modo attivo alla trasformazione del quartiere. È stata creata una rete di associazioni locali, diverse tra loro, di diversi contesti infatti sia sociali che culturali. Questa rete ha organizzato iniziative che hanno permesso ai residenti della zona di scoprire gli spazi del quartiere e di imparare ad amarli, cittadini che hanno scoperto che questi possono essere spazi di unione, condivisione, da vivere insieme.
Le iniziative ovviamente non sono state rivolte solo ai cittadini del quartiere, ma anche ai cittadini delle altre zone di Prato. Sì, perché Macrolotto Zero non vuole più essere isolato dal resto della città, vuole essere un punto di passaggio e un luogo di incontro per tutti, aperto a tutti.