Roma è una delle città con il maggior numero di siti archeologici e architettonici al mondo e per questo esistono numerosissimi archivi dove è possibile reperire documentazione specifica. Purtroppo questi archivi sono spesso sovraccarichi di materiale e non è per nulla facile trovare ciò che si cerca. Ecco che allora nel tempo è possibile che parte di queste informazioni così importanti possano sparire, essere catalogate in modo errato o semplicemente diventare irreperibili in mezzo al mare magnum dei faldoni della Capitale.
Il progetto Forma Romae ha l’ambiziosa volontà di tutelare tutto questo materiale informativo e di raccoglierlo in un unico luogo, un luogo digitale e quindi facilmente accessibile in ogni momento e da qualsiasi posto.
L’enorme quantità di documenti e cartografie presenti negli Archivi di Sovraintendenza così come negli archivi collegati ad essa, sarà catalogata, scansionata e resa digitale favorendo così l’accesso ad un numero maggiore di persone e professionisti.
Ricercare un documento sarà più semplice
Sarà possibile fare una ricerca personalizzata e finalizzata a trovare quel dato documento in tempi davvero brevi rispetto a ciò che si deve fare oggi per il medesimo documento, per poi riceverne una copia digitale. In questo modo sarà quindi possibile pagare anche l’eventuale diritto di copia e gli eventuali oneri amministrativi di segreteria.
Una vera rivoluzione digitale che diminuirà in modo drastico i tempi di reperimento di cartografie e documenti relativi al patrimonio storico, architettonico ed archeologico della città eterna. Un progetto reso possibile dalle linee guida e dall’aiuto fondamentale dell’Unione Europea.
Non è il primo progetto che si propone di digitalizzare i documenti storici. Questa operazione nel contesto romano è particolarmente significativa perché i vari archivi digitali oggi esistenti non sono allineati e sincronizzati tra di loro. Ciò significa che si può accedere ad un certo archivio per un documento, mentre per un altro documento si deve richiedere un accesso ad un altro.
Spesso gli archivi non sono digitali e per reperire un documento ci si deve recare in loco con tutte le limitazioni burocratiche del caso oltre alle innumerevoli limitazioni dovute alla complessità di accesso all’informazione. Inoltre quando sono stati digitalizzati non sono tra essi collegati.
Un obiettivo ambizioso ma nobile
L’obiettivo è ambizioso ma nobile perché si vuole dare accesso a tutti questi documenti in tempo reale e l’utente potrà richiedere documentazioni relative ai monumenti romani così come quelli archeologici o urbani. Ovviamente l’accesso sarà sempre vincolato a determinati livelli di sicurezza che potranno far accedere a livelli superiori a seconda del grado di autorizzazione.
Fin dall’inizio del progetto, l’intenzione è quella di estendere la modalità anche ad altre città come per esempio la città di Tivoli che collabora già alla realizzazione del progetto essendo essa stessa una città con un ricchissimo patrimonio architettonico ed artistico. Il progetto Forma Romae è un sistema informatico che si struttura su un open geodata, ovvero che si basa su mappe e cartine, in cui trovare le informazioni storiche ed archeologiche che oggi sono conservate negli archivi capitolini, che siano digitali o fisici.
Il progetto è pensato per gli studiosi, come docenti o studenti che vogliono ampliare le proprie conoscenze, ma anche a turisti italiani o stranieri che vogliono realizzare un viaggio con itinerari personalizzati e non banali. E’ rivolto ovviamente anche ad Istituzioni culturali o Enti pubblici e privati, così come anche a professionisti quali geometri o ingegneri che necessitano di documenti per il proprio lavoro.
Grazie a Forma Roame si potrà dare un valore maggiore al territorio e un numero sempre maggiore di persone potrà avere accesso ad una quantità incredibile di materiale e documenti. Un risultato davvero pregevole sotto l’egida direttiva dell’Ue.