La Regione Abruzzo ha diffuso nei giorni scorsi delle importanti informazioni relative ad un bando da 9 milioni di euro, destinati a partite Iva e professionisti con dipendenti. Si tratta di un intervento molto importante, reso possibile soltanto dall’aiuto fondamentale dell’Unione Europea, che ha stanziato dei fondi per aiutare i lavoratori autonomi che hanno subito gli effetti del Covid e delle relative restrizioni dei mesi scorsi.

A diffondere la notizia, sicuramente ottima per gli aventi diritto, è stato l’assessore regionale Pietro Quaresimale che ha annunciato la pubblicazione del nuovo bando rivolto alle suddette categorie di lavoratori autonomi. Si tratta di uno strumento fondamentale per contrastare gli effetti negativi innescati dalla pandemia che purtroppo ha generato una vera e propria crisi economica in diversi settori.

Un aiuto made in UE

Anche in questo caso è importante sottolineare come l’aiuto arrivi attraverso i fondi europei FSE. Le modalità di accesso al credito, sono state specificate dallo stesso assessore che ha dichiarato:

La misura prevede un ristoro a fondo perduto che va ad un minimo di 2 mila euro fino a 4 mila euro per i professionisti e gli autonomi che hanno personale regolarmente assunto. L’attività di professionisti e autonomi ha fatto registrare pesanti rallentamenti con perdite economiche rilevanti; questo avviso pubblico vuole rappresentare un segno di vicinanza da parte della Regione Abruzzo a queste categorie produttive che al pari delle altre concorrono al Pil e alla ricchezza regionale”.

La data di pubblicazione del bando è stata fissata nel 25 giugno ma le domande di partecipazione potranno essere inoltrate a partire dalla data del 12 luglio e fino al 3 agosto del 2021. Queste dovranno essere inoltrate tramite il portale della Regione Abruzzo. Per presentare la domanda è necessario effettuare l’accesso esclusivo al portale tramite un account Spid e disporre della firma elettronica.

Requisiti richiesti

Fra i requisiti, come ha spiegato l’assessore Quaresimale, vi sono:

  • un reddito massimo di 80 mila euro annui;
  • una certificazione di ricavi inferiori del 30% fra il 2019 e 2020;
  • possesso di account Spid e firma digitale.
Inoltre l’Assessore ha anche fornito delle informazioni aggiuntive molto importanti, per i professionisti che intendono partecipare al bando europeo di sostegno contro gli effetti economici innescati dalla pandemia da Covid 19.

L’avviso non sarà a sportello ma verrà stilata una graduatoria che terrà contro del reddito del professionista o dell’autonomo con preferenza per i redditi più bassi”.

Ciò significa che nel realizzare una graduatoria di concessione dei prestiti verrà data precedenza alla condizione economica, in modo da agevolare realmente i più bisognosi. L’avviso presenta inoltre due diverse linee di intervento:

  1. una prima dedicata ai lavoratori autonomi;
  2. e una seconda per i professionisti con personale.

Il bando per i lavoratori autonomi (partite Iva) è finanziato dall’UE con oltre 3 milioni di euro, mentre il secondo è sempre finanziato dalla stessa Unione Europea ma con un milione di euro destinato ai professionisti con personale. Si tratta di una ripartizione logica, in quanto il numero di professionisti con personale è decisamente inferiore rispetto ai lavoratori autonomi e liberi professionisti individuali.

Di Davide Bagnoli

Giornalista iscritto all'Albo dell'Emilia Romagna, collabora con varie testate ed è autore di due libri

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