October è il nome di un fondo a sostegno delle Pmi italiane, ed europee, lanciato a fine 2019 e che ha trovato adesso l’importante sostegno di CDP. La Cassa Depositi e Prestiti oochi giorni fa ha avuto il merito di aggiungere un mattone importante nella realizzazione del ponte che collega le Pmi italiane al fondo Ue.
Cosa ha fatto in modo pratico la Cdp? Ha promosso un importante strumento di finanza alternativa, con l’intenzione di rendere più semplice l’accesso al credito per le Pmi e per le small-MId Cap. Per capire la portata di questo intervento è sufficiente pensare che la Cpd ha stanziato 20 milioni di euro a sostegno del fondo October Sme IV. Questo capitale rappresenta al momento quasi il 15% del totale stanziato per il Fondo.
Tra gli altri finanziatori, che sono tutti di natura istituzionale a livello europeo, troviamo ad esempio:
- Bpi France (Banca pubblica per gli investimenti francese);
- Fondo Europeo per gli investimenti;
- Istituto Ufficiale di Credito spagnolo (ICO);
- Alcuni finanziatori privati.
Perché questo fondo è così importante? Cosa ha di diverso rispetto ad altri fondi? Ha la lungimiranza di guardare ad un sostegno a lungo termine. Una pretesa importante, coraggiosa e troppo spesso dimenticata dalle politiche che pretendono di funzionare nell’hic et nunc. Ma la storia insegna che il “qui ed ora” va bene per affrontare delle emergenze ma non per programmare una società stabile.
Come funziona il fondo October Sme IV?
Si tratta quindi di un fondo a lunga scadenza che viene finanziato da partner istituzionali (come appunto la Cpd) e da alcuni finanziatori privati che emettono delle “Notes”, ovvero delle operazioni che potremmo tradurre come delle “note di credito” che vanno a finanziare PMI e Small-Mild Cap che hanno sede legale e operativa nell’UE, nel nostro caso in Italia.
La ripartizione dei fondi avviene tramite la piattaforma di digital lendig ed ha quindi il merito di generare risorse europee che restano in Europa e vanno a sostenere i conti delle imprese. In un momento storico particolarmente difficile, dove la pandemia ha messo in ginocchio molte aziende, è ancora più importante che vi siano sistemi premianti di questo tipo che vanno a sostenere gli imprenditori, cioè coloro che il lavoro lo creano.
I finanziamenti vengono erogati sulla base di uno specifico schema di co-financing attraverso la quale le imprese possono dimostrare di avere i requisiti per l’accesso al credito. Ma la partecipazione di alcuni privati è forse uno degli aspetti più interessanti di questo progetto. Parliamo infatti di investitori che potremmo definire “lungimiranti” perché hanno il merito di identificare in questa piattaforma una buona possibilità di investimento che al tempo stesso va poi ad aprire i rubinetti del credito a sostegno dell’economia reale.
Le previsioni per questo Fondo e la forza del progetto
Al momento, grazie ai fondi stanziati dalla Cdp, sono stati raccolti circa 134 milioni di euro per questo fondo ma si stima che la raccolta possa raggiungere durante il 2021 la cifra di 250 milioni. Un importo che permetterebbe, sempre secondo le stime, di finanziare circa 500 imprese con elargizioni di importi compresi tra i 30 mila euro (valore minimo) e i 5 milioni (valore massimo).
Quella che potrebbe essere definita la “forza di questo progetto” sta nel fatto che chi riceve i fondi in questione deve impegnarsi ad impiegare nel proprio Paese una cifra pari ad almeno il doppio dell’investimento ricevuto. Cioè se un’impresa italiana riceve 50 mila euro, deve reinvestirne sul territorio nazionale almeno 100.
Questo è davvero, potremmo aggiungere finalmente, un esempio di programmazione oculata e a lungo termine, in grado di provocare poi ricadute positive per il Paese. In un periodo di ripartenza necessaria a causa della pandemia ciò diventa ancora più importante.
Paolo Calcagnini, vice direttore generale della Cdp ha infatti dichiarato che: “Con l’investimento nel Fondo October SME IV, CDP prosegue il piano di supporto alle PMI e alle Small-Mid Cap italiane, in particolare dopo la grave emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese. L’investimento in fondi di credito diversificato, che si affianca alle operazioni di Basket Bond, ha l’obiettivo di raggiungere aziende che per dimensione propria o dello specifico intervento, non sono raggiungibili da CDP in modalità diretta. Siamo inoltre convinti che l’investimento da parte di CDP in un fondo collegato ad una piattaforma di digital lending, possa incoraggiare l’investimento in tale asset class da parte di altri investitori istituzionali”.
Parole a cui si aggiungono quelle di sostegno e soddisfazione di Sergio Zocchi, Amministratore Delegato October Italia, che ha così commentato: “Essere di supporto alle imprese fa parte del nostro DNA, ma mai come in questi mesi complessi e in vista dei prossimi, abbiamo sentito la responsabilità e l’orgoglio di creare le condizioni per amplificare la portata della nostra piattaforma. La scelta di CDP, che conferma la sua capacità di visione verso l’innovazione, si traduce nella possibilità per molte più imprese di ricorrere a strumenti di finanziamento complementari ai canali tradizionali, capaci di rispondere rapidamente alla domanda di risorse, oggi più che mai cruciali per superare la contingenza e ricominciare a crescere”.
Ancora una volta non possiamo quindi che constatare con piacere come l’adesione a fondi Europei possa essere il denominatore Comune di una strategia vincente di programmazione economica europea a lungo raggio, in grado di incidere davvero nel sostegno all’economia dei singoli stati membri.
di Davide Bagnoli