La mobilità per l’apprendimento è una delle priorità dell’UE. Essa rientra principalmente nel programma Erasmus Plus. La formazione professionale, la scuola, lo sport, la gioventù, sono i principali settori finanziati da questo programma. I docenti, lo staff, i lavoratori professionisti, gli studenti sia superiori che universitari, sono invece il target a cui si rivolge. L’obiettivo principale della mobilità è di costruire un futuro europeo all’insegna dell’inclusività e del multiculturalismo. Per questo motivo il ruolo svolto dalle competenze interculturali dei cittadini è di fondamentale importanza. Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, quale ad esempio negare la mobilità ai minorenni, l’UE ha portato avanti gli obiettivi prefissati nel settore istruzione. Il piano pluriennale 2021-2027 ha comunque previsto soluzioni alternative all’impossibilità della mobilità. Questo non sarà dunque motivo di impedimento per presentare una proposta progettuale.
mobilità pre covid: una risposta positiva
Nel periodo pre Covid, la mobilità Erasmus sortiva effetti positivi in termini di sviluppo e competenze personali. Un sondaggio della Commissione europea pubblicato nel maggio del 2018, riporta che il 90% su 8000 studenti ha risposto che è indispensabile avere un’esperienza di mobilità. Le competenze interculturali che possono essere implementate dal programma Erasmus sono tenute in considerazione anche dai datori di lavoro. Uno studio della Commissione Europea sull’impatto del programma Erasmus pubblicato nel 2017, riporta 9 su 10 datori di lavoro cercano candidati con buone capacità di cooperazione. Questa è una competenza facilitata da un’esperienza all’estero. La mobilità sembra aver dato benefici anche sulle scelte future. Lo studio sugli effetti di Erasmus plus sull’istruzione superiore dimostra che oltre il 70% degli studenti ha avuto modo di capire il suo percorso lavorativo. L’80 % invece ha dichiarato di aver trovato un’occupazione nei tre mesi successivi al diploma.
strumenti messi in atto dall’UE
Le iniziative da parte dell’Ue, per dare a quest’esperienza un forte impatto lavorativo, sono state molteplici. Lo spazio europeo dell’istruzione superiore rappresenta una delle più importanti iniziative per la cooperazione tra sistemi educativi superiori europei. Questa iniziativa da modo di vedere riconosciuta e certificata un’esperienza di studio all’estero. Lo spazio europeo coinvolge 48 paesi e contribuisce in maniera esponenziale all’ammodernamento della qualità dell’istruzione in Europa. Il riconoscimento delle qualifiche è un obiettivo estremamente importante per l’UE, tanto che ci sono altre iniziative che lo contemplano. Tra questi c’è diploma supplement, che certifica il livello di competenze raggiunto nel paese d’origine e valido a livello transnazionale. Il 22/5/2018, la Commissione europea ha steso una proposta di raccomandazione al Consiglio, nel quale si dichiara il diritto dello studente di vedersi riconosciuto automaticamente lo studio all’estero. Non si tratta di una dichiarazione coercitiva. Infatti è riconosciuto il diritto ad una scuola di accettare o meno.
mobilità e covid:
La recente pandemia da Covid 19 ha reso di difficile attuazione nuovi progetti di mobilità, al contempo bloccando quelli in atto. Tuttavia, essendo la mobilità una priorità per gli obiettivi europei, l’UE sta fornendo risposte adeguate. Il documento Conclusioni del Consiglio sul contrasto alla crisi covid nel settore dell’istruzione e della formazione fornisce alcune indicazioni. Ad ogni partecipante al programma Erasmus plus saranno date indicazioni pratiche sulle modalità di viaggio. Questi sono per lo più costituiti da certificazioni che sottoscrivono il rispetto delle norme anti covid e la certificazione digitale. Il documento sottolinea l’importanza della cooperazione per eliminare gli ostacoli alla mobilità transfrontaliera e per tutelare gli studenti pendolari che si muovono in stati limitrofi. Nonostante l’importanza della mobilità fisica, il documento riconosce anche la mobilità complementare come importante elemento complementare. In ossequio al documento, Erasmus plus 2021-2027 valuta soluzioni alternative online alla mobilità fisica, qualora non fosse possibile.
di Ivan Sardella