Meccanismo

Sul sito ufficiale della Commissione Europea è stato pubblicato il bando dello European Innovation Council (EIC) di Horizon Europe. Si presenta come il primo Work Programme del nuovo Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione, lanciato dalla Commissione, in occasione dell’evento di lancio tenutosi lo scorso 18 marzo.

Al via il bando EIC Transition per sviluppare nuove tecnologie

L’European Innovation Council, EIC,  ricordiamo, rappresenta al momento il principale strumento a sostegno dell’innovazione promosso dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon Europe. Si tratta, in pratica, del nuovo Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione dell’UE per il periodo 2021-2027. Dispone di una dotazione finanziaria pari a 13,5 miliardi di euro e si articola in tre schemi di finanziamento. Ognuno si rivolge a destinatari e tipologie di azioni differenti, prendendo in considerazione specifici livelli di Maturità Tecnologica (TRL). Entrando nei dettagli si annoverano:

  • Pathfinder: volta a finanziare progetti collaborativi di ricerca ambiziosi, orientati a sviluppare innovazioni radicali e nuove opportunità di mercato;
  • Transition: pensato per dare supporto alla validazione di tecnologie innovative e lo sviluppo di business plan per la futura commercializzazione dell’innovazione legate ai risultati di progetti EIC Pathfinder, FET ed ERC Proof of Concep;
  • Accelerator: consiste nel fornire finanziamenti a favore di aziende e start-up fortemente innovativa, aiutandole in questo modo ad accelerare il loro processo di crescita sui mercati europei e globali.

I progetti presentati dovranno essere in linea con gli obiettivi e i principi stabiliti dal New Green Deal europeo e con il nuovo regolamento di tassonomia europea. In questo modo, infatti, si intende dare un incentivo alle aziende e  attività che rispettano e promuovono i principi di un’economia sostenibile.

Chi può partecipare e le attività finanziate

Grazie al bando EIC Transition si finanziano attività di innovazione in grado di sostenere la maturazione e la convalida della nuova tecnologia in laboratorio e in ambienti applicativi pertinenti. Ma non solo, dovranno essere in grado di sviluppare un business case e un modello utile per la futura commercializzazione dell’innovazione stessa.

Possono presentare la propria candidatura soggetti singoli, come ad esempio Piccole-Medie imprese, ma anche università, start up o organizzazioni di ricerca. Sono ammessi anche consorzi, fino ad un massimo di 5 partner. Tutti i candidati, inoltre, devono dimostrare di essere i legittimi detentori dei diritti di proprietà intellettuale o comunque i diritti per commercializzare il progetto presentato.

Entrando nei dettagli, inoltre, ricordiamo che l’agevolazione consiste in un fondo perduto al 100%, volto a coprire le spese di progetto. Il budget massimo è pari a 2,5 milioni di euro. A questi possono essere aggiunti 50 mila euro per l’attività di commercializzazione. Ricordiamo, inoltre, che il processo di selezione dei progetti prevede una prima valutazione della proposta presentata. Superata tale fase, bisogna fare un colloquio, in seguito al quale il progetto verrà o meno approvato.

Le parole di Margrethe Vestager

Sulla questione è intervenuta anche Margrethe Vestager. A tal proposito il Comissario per l’Agenda digitale ha dichiarato: “Disponiamo ora di un fondo per sostenere le piccole e medie imprese che si dedicano a innovazioni pionieristiche, offrire accesso a capitale proprio e dare una spinta alle start-up innovative. È un modo per convertire la ricerca tecnologica futuristica in innovazione nell’impresa”.

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