L’impatto negativo del Covid prima, l’aumento generale dei prezzi poi, e tutta una serie di altri eventi negativi, hanno purtroppo messo di recente a dura prova l’economia, sia a livello nazionale che internazionale. Proprio per questo motivo le varie amministrazioni sono al lavoro per intervenire con delle misure ad hoc. Quest’ultime, come è facile immaginare, attuate al fine di riuscire a far fronte a tale situazione e favorire la ripresa economica. In tale ambito, pertanto, non passa inosservato l’invito della Commissione agli Stati membri di modernizzare i propri regimi di reddito minimo. Questo nel quadro dell’attuale impegno per la riduzione della povertà e dell’esclusione sociale in Europa.
UE, reddito minimo: serve un sostegno più efficace per combattere la povertà e favorire l’occupazione
In un’epoca difficile come quella attuale sono davvero molte, purtroppo, le persone alle prese con una difficile gestione del bilancio famigliare. Proprio in tale contesto, pertanto, non passa inosservato l’invito della Commissione agli Stati membri di modernizzare i propri regimi di reddito minimo. Questo nel quadro dell’attuale impegno per la riduzione della povertà e dell’esclusione sociale in Europa.
Entrando nei dettagli, così come si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, la proposta di raccomandazione del Consiglio intende ridurre lo stato di povertà, promuovendo allo stesso l’integrazione nel mercato del lavoro di quanti sono in grado di lavorare. Entrando nei dettagli, viene sottolineato come il reddito minimo sia costituito da pagamenti in contanti in grado di garantire un valido aiuto alle famiglie che ne hanno bisogno.
Questo al fine di colmare lo scarto rispetto a un certo livello di reddito per pagare le bollette e riuscire a condurre una vita dignitosa. A tal fine l’Unione Europea mette a disposizione dei finanziamenti volti, appunto, ad aiutare gli Stati membri a migliorare i propri regimi di reddito minimo e le proprie infrastrutture sociali attraverso riforme e investimenti.
Le dichiarazioni di Valdis Dombrovskis e Nicolas Schmit
Sull’argomento, sempre in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, sono intervenuti Valdis Dombrovskis e Nicolas Schmit. Entrando nei dettagli Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha affermato: “I sistemi di protezione sociale contribuiscono a ridurre le disuguaglianze e le differenze sociali. Garantiscono una vita dignitosa a coloro che non possono lavorare e incoraggiano coloro che possono farlo a ritrovare un impiego. In un momento in cui molte persone faticano a raggiungere fine mese, quest’autunno sarà importante che gli Stati membri modernizzino le proprie reti di sicurezza sociale con un approccio di inclusione attiva per aiutare le persone più bisognose. È così che possiamo combattere la povertà e l’esclusione sociale e aiutare un maggior numero di persone a trovare lavoro in questo periodo difficile.”
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha invece affermato; “Oggi più di una persona su cinque nell’UE è a rischio di povertà e di esclusione sociale. In tutti gli Stati membri esistono regimi di reddito minimo, ma dalle analisi risulta che non sempre sono adeguati, raggiungono tutti coloro che ne hanno bisogno o motivano le persone a rientrare nel mercato del lavoro. In un contesto di aumento del costo della vita e di incertezza dobbiamo garantire che le nostre reti di sicurezza siano all’altezza del compito. Dovremmo prestare particolare attenzione al reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro anche attraverso il sostegno al reddito, in modo che non restino intrappolati in un circolo vizioso di esclusione.”