In un contesto come quello attuale, segnato da una grave crisi economica, si rivela sempre più importante l’intervento delle varie amministrazioni, sia a livello nazionale che internazionale, al fine di favorire il rilancio, appunto, dell’economia. Proprio in tale ambito si inserisce un nuovo bando che non passa di certo inosservato. Quest’ultimo, infatti, mette a disposizione dei contributi per progetti finalizzati ad una migliore misurazione e prevenzione degli sprechi alimentari.
Contributi per progetti finalizzati ad una migliore misurazione e prevenzione degli sprechi alimentari
Nel contesto del Single Market Programme è stato approvato un bando che intende perseguire uno degli obiettivi cardine della Linea “FOOD”, ovvero sostenere la produzione e il consumo sostenibile di alimenti. Il tutto prevenendo e riducendo gli sprechi alimentari. Questo da ottenere anche attraverso la condivisione di informazioni e le attività di sensibilizzazione.
La call in questione, interesserà sapere, intende sostenere gli attori chiavi del settore alimentare. Il tutto attraverso il finanziamento di finanziando progetti volti a migliorare la misurazione degli sprechi alimentari all’interno delle organizzazioni. Ma non solo, anche ad implementare qualche forma di prevenzione. Entrando nei dettagli bisogna sapere che la Commissione europea vuole individuare e sostenere soluzioni e tecnologie già pronte per essere implementate. Questo su scala industriale o commerciale, a partire dalle PMI, principali operatori economici del settore.
Occhio alla data di scadenza e all’importo: tutto quello che c’è da sapere
La scadenza del bando in questione, ricordiamo, è fissata per il prossimo 20 settembre 2022. Per quanto riguarda la dotazione finanziaria complessiva è pari a 2.250.000 euro. Per quanto riguarda i budget dei progetti, invece, dovrebbero variare tra 100 mila e i 300 mila euro per progetto.
Questo, è bene sottolineare, senza precludere la possibilità di poter presentare o di vedersi selezionare anche proposte che richiedono altri importi. In ogni caso i costi verranno rimborsati al 50%. I progetti, inoltre, dovranno avere una durata che va da minimo 18 fino a massimo 24 mesi. Tante e diverse, è bene sapere, sono le attività che possono essere sostenute dalle sovvenzioni offerte nell’ambito del tale invito a presentare proposte.
Tra queste si annovera l’integrazione della prevenzione degli sprechi alimentari nelle operazioni commerciali. Ma non solo, anche lo sviluppo di programmi di monitoraggio dei rifiuti alimentari, strumenti di comunicazione, nuovi modelli di business, attività di formazione e così via. A tal fine si rivela necessaria l’inclusione, all’interno delle proposte progettuali, di una diagnosi iniziale dello spreco alimentare. Solo in questo modo, infatti, è possibile comprendere appieno quale sia l’effettiva portata del problema e quali misure attuare.