Il piano d’azione Ue contro il razzismo è un programma lanciato dall’Unione europea già nel 2020 e valido dallo scorso anno fino al 2025. Si tratta di un programma suddiviso in una serie di obiettivi volti a contrastare la discriminazione etnica e il razzismo.

Le linee in cui si divide sono diverse e mira alla collaborazione con gli Stati che fanno parte dell’Ue, ma anche al rafforzamento della comunicazione e non solo.

 

 

Piano d’azione Ue contro il razzismo 2020-2025: in che cosa consiste esattamente

 

 

Il piano d’azione Ue contro il razzismo è attivo dal 2020 e lo sarà fino al 2025. Il suo obiettivo principale è quello di eliminare ogni discriminazione riguardante il razzismo, attraverso diverse linee guida da seguire.

In primis, si vuole aumentare il livello di cooperazione tra i vari Stati che fanno parte dell’Unione europea, ma non solo. La coordinazione infatti dovrà anche riguardare i media, nonché le forze dell’ordine nazionali e anche la società.

L’Ue inoltre ha distinto 5 livelli differenti nel piano in questione, tenendo conto che tutti prevedono di nominare un coordinatore del programma. Il primo punto riguarda l’applicazione del diritto Ue sulla questione del razzismo. Le leggi in Europa sono presenti infatti a riguardo, ma saranno riviste. Per questo, nel 2022 si presume che possa esserci una nuova legislazione in materia.

Il secondo punto invece riguarda la realizzazione di un dialogo continuo tra il coordinatore del piano e gli altri rappresentanti. In questo modo, si migliorerà la comunicazione.

Il terzo scopo è quello di migliorare l’azione relativa al controllo e alla protezione dei cittadini Ue da problematiche razziali. Per questo, si intensificheranno le attività svolte dalla polizia e in questo modo si potranno anche prevenire problemi di discriminazioni.

Non terminano qui però le caratteristiche del piano in questione.

 

Le altre caratteristiche del piano d’azione Ue

 

Il piano d’azione Ue riguardante la lotta al razzismo si compone anche di un punto basato sulla realizzazione di piani nazionali. In questo modo, la linea d’azione viene svolta anche a livello locale.

Ulteriore scopo poi è quello di migliorare la selezione del personale Ue in materia di razzismo, al fine di rendere migliore il livello di assunzione. In questo modo, sarà migliore anche la rappresentatività del personale che si occupa di svolgere il piano d’azione.

A tutto questo si aggiunge anche la sensibilizzazione della lotta al razzismo, nonché il miglioramento del livello comunicativo. Per questo, si cercherà di fare propaganda attraverso diversi canali di comunicazione, ma non solo.

Saranno infatti coinvolti non solo i media, ma anche diversi altri ambiti, come ad esempio quello culturale, dell’istruzione, quello sportivo.

In questo modo sarà anche possibile raccogliere al meglio diversi dati e formulare opportune soluzioni per le problematiche. Si può quindi affermare che uno degli obiettivi principali del piano in questione sia quello di rendere anche più forti le risposte politiche nella lotta al razzismo. Proprio per questo, si preparerà una selezione migliore, che terrà in considerazione solo i profili maggiormente preparati.

Come si è visto, il piano, già attivo dallo scorso anno, potrà addirittura cambiare alcuni punti della legislazione riguardo l’ambito razziale. Il suo fine primario è quello di lottare contro questo tipo di discriminazione ed evitare che si verifichino episodi collegati a questa tematiche e problematiche ad essa connesse.

 

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