La diversità linguistica e culturale è uno dei pilastri sul quale si fonda l’identità europea. Uno degli obiettivi è quello di creare uno spazio aperto al dialogo e al confronto, nel quale ogni cittadino può partecipare liberamente. Quest’obiettivo è molto importante per tre motivi: la partecipazione attiva ai processi decisionali; lo sviluppo di competenze interculturali; l’accoglienza ai migranti. Lo studio delle lingue nei sistemi educativi europei è previsto in ogni scuola. Il Consiglio Europeo ha insistito riguardo ‘un approccio trilinguistico’, cioè l’insegnamento di una terza lingua, oltre a quella madre e quella usata a livello comunitario. Nel 2011 molti Stati UE abbiano adottato iniziative per migliorare l’insegnamento delle lingue a scuola, ma i risultati non sono stati dei migliori. Lo sviluppo dell’UE è fortemente legato al raggiungimento di questo obiettivo. Per questo motivo le azioni a riguardo sono state incrementate, aprendo la strada a nuove iniziative innovative.
un basso livello di competenze linguistiche
Nonostante gli sforzi congiunti da parte delle istituzioni europee, il livello delle conoscenze linguistiche nell’UE è sostanzialmente basso. I dati rilevati nella Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione per il 2020 non indicano un buon andamento. Nel 2016 soltanto il 3,3% degli studenti studiava come seconda lingua straniera il francese, il 3,1% il tedesco e lo 0,5% lo spagnolo. Tra gli studenti della scuola secondaria di primo grado, il 26,9% studiava il francese come terza lingua, il 16,8% il tedesco e il 12,7% lo spagnolo. Anche dal punto di vista qualitativo, la situazione si presenta mediocre. Il 43% degli studenti raggiungeva un livello intermedio (B1 o B2) nella prima lingua straniera, mentre il 25% nella seconda. Le scuole devono tuttavia erogare l’approccio propedeutico decisivo. A tal proposito, necessitano di un aggiornamento strumentale e metodologico, che la cooperazione tra Stati e tra istituzioni può garantire.
iniziative di cooperazione
La Commissione Europea adotta le linee del Consiglio ha adottato un piano per un approccio globale all’insegnamento delle lingue, sviluppato sulla cooperazione. I suoi obiettivi riguardano l’aggiornamento dell’insegnamento linguistico, incentivare l’interesse allo studio delle lingue, promuovere l’inclusività nell’insegnamento, promuovere la mobilità e gli strumenti digitali. La Commissione Europea collabora inoltre con il Centro Europeo di lingue moderne, che si occupa della promozione delle lingue. Uno degli sforzi in tal senso è quello di creare un metodo comune di valutazione linguistica. Un’altra iniziativa sostiene gli insegnanti di lingua dell’UE sulla preparazione degli esami ed è legata al quadro comune di riferimento delle lingue Relang. Altre iniziative riguardano il sostegno ai migranti nell’apprendimento delle lingue, la collaborazione tra i servizi linguistici europei per la formulazione dei linguisti, le piattaforme linguistiche School Education Language Learning e e twinning. Il multilinguismo è uno dei maggiori criteri di valutazione dei progetti nel programma Erasmus plus.
un approfondimento di alcune iniziative
Tra le iniziative a più alto impatto troviamo la Giornata europea delle lingue. Questo evento è stato istituito nel 2001 e si tiene ogni 26 settembre e riunisce 800 milioni di Europei di 47 paesi diversi. Vi partecipano anche molte scuole, organizzazioni, centri culturali, università. Gli obiettivi di questo evento riguardano la diffusione e promozione della diversità culturale e l’incoraggiamento all’apprendimento linguistico per fini lavorativi. L’iniziativa di quest’anno è stata organizzata in tutta Europa. Al suo interno sono stati organizzati giochi, conferenze e programmi radiofonici. Le iniziative propose sono state raccolta all’interno del sito del Consiglio d’Europa per la giornata della diversità delle lingue. Un’altra iniziativa è il Label europeo delle lingue. Il Label è un premio che incoraggia l’apprendimento delle lingue e la consapevolezza della realtà multiculturale europea. Il premio viene attribuito semestralmente o annualmente a qualsiasi progetto campo dell’apprendimento, purché provenga da uno Stato aderente al programma Erasmus. In Italia tale riconoscimento viene conferito ogni due anni.
di Ivan Sardella