Ue

Con l’espressione “mobilità sostenibile” si indicano delle strategie adottate dall’Ue per cercare di provvedere ad una mobilità di persone e anche di merci, che però non provochi conseguenze negative dal punto di vista ecologico ed ambientale.

Obiettivo principale dell’Unione europea è quindi quello di mettere in atto le diverse soluzioni ideate nel corso degli anni, per migliorare sempre di più la mobilità e appunto renderla “sostenibile”.

Mobilità sostenibile: le strategie ideate dall’Ue e gli obiettivi

La mobilità sostenibile è un obiettivo dell’Ue, che si cerca di raggiungere tramite diverse strategie e finanziamenti mirati. Il concetto riguarda la presenza di trasporti in grado di garantire una mobilità utile sia per le persone, sia per le merci, che nello stesso tempo non provochi conseguenze negative per l’ambiente.

Riuscire ad ottenere un tipo di mobilità del genere significa lavorare non solo dal punto di vista ambientale ed ecologico, ma anche da quello economico, energetico, sociale e tecnologico.

La strategia dell’Ue che mira a raggiungere questo scopo prende il nome di “Strategia per una mobilità intelligente e sostenibile” e comprende ben 82 iniziative differenti. Queste ultime sono attive dal 2020 e lo saranno fino al 2024.

Uno degli obiettivi è quello di ridurre almeno fino al 90% le emissioni, entro il 2050. Sempre entro quest’anno, ogni mezzo di trasporto nuovo dovrà essere a zero emissioni, ma nello stesso tempo il trasporto merci su rotaia vedrà un raddoppio, fattore che garantirà un miglioramento dal punto di vista ecologico.

Diversi obiettivi invece da raggiungere entro il 2030. Entro tale data infatti si dovranno mettere in circolazione almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero, mentre ben 100 città in Europa rientreranno nella categoria “a impatto climatico zero”.

Le altre proposte dell’Unione europea per raggiungere la mobilità sostenibile però non terminano qui.

Le altre proposte dell’Ue e i finanziamenti

Ulteriore obiettivo dell’Ue per raggiungere un tipo di mobilità che sia rispettosa dell’ambiente è quello di fissare il prezzo del carbonio. Oltre a questo, si mira anche a fissare degli incentivi per le persone o misure che siano in grado di assicurare delle tasse uguali per tutti, ma che nello stesso tempo garantiscano l’uso dei trasporti.

Quando si parla di questi ultimi inoltre si comprende ogni loro tipologia: questo significa che anche i porti e gli aeroporti saranno a emissione zero.

Ulteriore fine è quello di arrivare alla mobilità sostenibile rendendo i trasporti sempre più automatizzati e aumentando l’uso dell’intelligenza artificiale.

Si aggiunge a questa lista di proposte anche quella di rendere l’intera rete di trasporti, sia a livello regionale, nazionale e transnazionale molto più sicura, cercando di raggiungere l’obiettivo prefissato per il 2050: arrivare a non avere mai vittime per via degli incidenti provocati da malfunzionamenti relativi al trasporto.

In più si mira a rendere più forte il mercato unico e ad aumentare il numero di fondi che potranno completare la rete TEN-T. Proprio riguardo i finanziamenti per la mobilità sostenibile, parte di essi proviene da quelli stanziati per il Green Deal, ma non solo.

Buona parte infatti deriva anche dai Programmi Operativi Regionali del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dal FEASR, la cui sigla sta per “Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale”.

I fondi però potranno provenire anche da progetti a gestione diretta. Come si è visto, il concetto della mobilità comprende settori differenti e sono numerose le strategie che l’Unione europea ha proposto e sta mettendo in atto, per raggiungere l’obiettivo principale: la mobilità sostenibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *