Il pacchetto d’autunno dell’Ue relativo al 2021 è stato presentato il 18 novembre 2020 e possiede questa denominazione perché comprende una serie di analisi utili per prevedere la situazione economica dei mesi autunnali dell’anno successivo.
Per quanto riguarda i risultati del pacchetto di cui si sta discutendo nell’anno corrente, sia l’elaborazione delle analisi, sia le previsioni economiche, rivelano un clima di elevata incertezza.
Per essere precisi però l’insieme di verifiche riguarda anche i pareri della Commissione europea sul bilancio, ma anche le raccomandazioni riguardanti la politica per la zona euro del semestre europeo del 2021. Si tratta quindi di una serie di tappe, suddivise nell’arco di diversi mesi.
Il pacchetto d’autunno dell’Ue: che cos’è
Il pacchetto d’autunno dell’Ue comprende una serie di misure di politica economica, come il parere della Commissione europea sui documenti presentati per il bilancio economico relativo alle nazioni che fanno parte della zona euro per il 2021.
A questo però si aggiungono anche le cosiddette “raccomandazioni” sulla politica della zona euro. Le tematiche appena indicate fanno parte del cosiddetto “semestre europeo”, ovvero un ciclo che è iniziato a partire da settembre 2020 e che proseguirà fino al 2021.
Nei primi mesi del semestre in questione è stata presentata la strategia per la crescita sostenibile, strategia di durata annuale. Parte centrale del pacchetto però saranno le analisi utili per ottenere previsioni economiche dell’anno successivo.
Queste rivelano già da ora tante incertezze e sembrerebbe che, a causa della pandemia generata dal Coronavirus, nel 2022 si risentirà ancora della crisi economica, tanto che i livelli produttivi della zona euro e nell’Unione europea rimarranno sotto quelli che erano presenti durante il periodo precedente la pandemia.
Come funziona il pacchetto d’autunno
Come già accennato, il pacchetto è iniziato con la presentazione della strategia annuale della crescita sostenibile. Quest’ultimo è uno strumento che serve per stabilire quali sono le priorità, esclusivamente inerenti l’anno successivo, riguardanti l’economia dei Paesi membri dell’Unione europea.
Dopo la pubblicazione della presentazione in questione, nel periodo di febbraio viene presentata l’analisi annuale della situazione economica e sociale delle nazioni che fanno parte dell’Ue, con relative valutazioni dei possibili squilibri che potrebbero verificarsi e con le dichiarazioni e le analisi delle raccomandazioni.
Con il termine “squilibri” si indicano tutte quelle tendenze che potrebbero determinare cambiamenti e conseguenze sugli sviluppi relativi alla macroeconomia degli Stati. Nello stesso termine sono anche compresi quegli eventi che potrebbero apportare dei profondi rischi per l’intera economia dell’Unione europea.
Durante il mese di aprile invece i vari Stati presentano i programmi riguardanti le riforme sulle decisioni di politica economica, ma anche i programmi di stabilità e i bilanci.
In risposta, la Commissione europea analizza tali presentazioni ed elabora raccomandazioni, che le varie nazioni dovranno integrare nelle strategie presentate.
Come si è visto, il pacchetto d’autunno offre una serie di tappe utili che servono per preparare gli Stati membri dell’Ue e della zona euro ad ottenere soluzioni utili in vista di possibili problemi riguardanti il settore economico.
Per quanto riguarda il pacchetto per il 2021, sembrerebbe che la crisi avrà conseguenze che potranno essere sorpassate con molta lentezza e che lasceranno strascichi anche nel 2022.