La denominazione “BlueInvest Fund”sta ad indicare un fondo che è stato istituito dall’Ue per sostenere la cosiddetta “Blue economy” e anche tutte quelle PMI che lavorano in tale ambito. La somma in questione viene gestita dal Fondo europeo per gli investimenti e serve per raggiungere obiettivi ben precisi.

BlueInvest Fund: di che cosa si tratta e a cosa serve

Con l’espressione “BlueInvest Fund” si indica un fondo la cui cifra è di 75 milioni di euro, che è stato istituito dall’Ue e che mira a sostenere i finanziamenti utili per la Blue Economy e il suo sviluppo.

Gli scopi principali della cifra in questione riguardano quindi la realizzazione di soluzioni utili per ottenere prodotti ittici sostenibili, ma anche lo sviluppo e l’uso di energie rinnovabili, nonché quello di biotecnologie marittime.

A questi obiettivi si aggiungono anche la creazione di sistemi informatici utili per favorire investimenti nell’ambito marino, che siano sempre più aggiornati e pratici, ma anche il finanziamento di progetti di Blue Economy che vengono proposti dalle PMI.

Il fondo in questione può quindi finanziare tutti quei programmi inerenti l’ambito oceanico e marittimo, nonché costiero, che però rispettino sempre l’uso di strumenti eco-sostenibili e che mirino alla realizzazione di prodotti e servizi relativi a tale ambiti.

Il fine principale, secondo la Commissione europea, è quello di arrivare ad ottenere, entro il 2050, un tipo di economia “carbon-neutral”, cioè che riesca a rispettare al massimo gli ecosistemi naturali, senza usare materiali dannosi per questi ultimi.

Come funziona e le altre caratteristiche del fondo

 

Il fondo BlueInvest serve quindi a creare progetti e programmi destinati a sviluppare sempre di più servizi e prodotti innovativi, che rispettino però i mari, gli oceani e le coste.

Gestito dal Fondo europeo per gli investimenti, BlueInvest può essere richiesto tramite la piattaforma omonima, da start-up, ma anche da PMI che abbiano intenzione di ottenere risultati nel settore della Blue Economy.

Precisamente, le PMI potranno richiedere il finanziamento, fino al 70%, della cifra totale dei progetti.

Ulteriore caratteristica del fondo è quella di mirare al rafforzamento dell’economia circolare, ad una crescita delle imprese e anche degli investimenti privati.

Oltre a questo, secondo l’amministratore unico del Fondo europeo per gli investimenti, Alain Godard, la cifra raccolta serve per ottenere una forte crescita economica e quindi mira ad un maggiore sviluppo, anche in termini di prodotti innovativi e servizi nuovi, sempre inerenti la cosiddetta “Economia blu”.

La vicepresidente della BEI, Emma Navarro, e il commissario Ue per l’ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, hanno sottolineato che l’ambito marittimo offre una miriade di soluzioni diverse, dati i differenti settori in cui si suddivide.

Tra questi, l’acquacoltura, la pesca, l’energia eolica offshore, ma anche il moto ondoso, le biotecnologie blu, hanno molto da offrire in termini di investimenti. Si tratta quindi di un ramo economico sul quale si può agire e che può comportare un forte sviluppo.

Di conseguenza, il contributo di 75 milioni di euro è sicuramente utile per tutte quelle PMI che hanno intenzione di fare investimenti nell’ambito in questione e che desiderano contribuire al raggiungimento di risultati ottimali per la Green Economy e la Blue Economy.

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