UE

 

Con l’espressione “Fondo StudioSì” si indicano i fondi europei stabiliti dall’Unione europea per gli studenti del Sud Italia. Precisamente la somma è gestita dalla BEI e in più sono già stati erogati oltre i 2 milioni di euro.

Questi sono dei prestiti a tasso zero che servono proprio per sostenere tutte le spese degli studenti iscritti all’università. In più sono validi sia per chi è residente in Italia, sia per chi è all’estero.

Si può affermare che si tratti di una soluzione molto vantaggiosa per gli studenti del Mezzogiorno.

 

Fondo StudioSì: le caratteristiche di questi fondi europei

  

Il Fondo StudioSì, ideato per tutti gli universitari del Sud Italia residenti in questa nazione o anche all’estero, è sorto già a settembre dell’anno scorso. È possibile richiedere questo prestito, che fino ad ora ha erogato oltre i 2 milioni di euro.

Si tratta precisamente di uno strumento finanziario che gli studenti delle otto regioni target possono usare. Queste ultime sono quelle che fanno parte del PONRicerca e Innovazione 2014-2020” ovvero, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Abruzzo, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Tra le altre caratteristiche del fondo in questione, si deve anche sottolineare che è gestito dalla BEI e che i finanziamenti arrivano dal FSE. Con tale sigla si indica il “Fondo Sociale Europeo”.

Tra l’altro un’ulteriore denominazione di StudioSì è “Fondo specializzazione intelligente” e mira a spingere gli studenti ad una maggiore partecipazione a lauree magistrali, a ciclo unico, master. A questa lista si aggiungono anche le iscrizioni alle scuole di specializzazione ufficialmente riconosciute dal MIUR. Non terminano qui le caratteristiche del fondo in questione, che si presenta come molto vantaggioso per diverse categorie di studenti.

 

Le altre caratteristiche del fondo

 

StudioSì è un fondo che può essere usato da tutti coloro che frequentano l’anno accademico 2020-2021 e nel Mezzogiorno italiano. La massima cifra che si può richiedere come finanziamento è di 50mila euro e si specifica che si dovranno però completare gli studi entro il 2025.

Oltre a questo, non si richiede alcuna garanzia ai vari destinatari. Secondo il vice-presidenti della BEI, Dario Scannapieco, si tratterebbe del primo fondo in Europea senza richiesta di garanzie, proprio per gli studenti. In questo modo migliaia di giovani potranno continuare i loro studi o iscriversi senza problemi. La soluzione in questione proposta dall’Unione europea è molto importante, anche perché si tratta di un aiuto fondamentale per gli studenti. In più già molti hanno avuto modo di richiedere il fondo in questione.

 

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