Conferenza sul futuro dell'Europa

Il fondo di ricerca carbone e acciaio si può indicare anche con la sigla“RFCS” e si tratta di una somma di circa 40 milioni di euro. Tale cifra viene garantita dall’Ue ogni anno, per sostenere la ricerca di questi materiali e non solo.

Ci sono infatti numerosi obiettivi di cui il fondo in questione si deve occupare. Tra questi, anche il fatto di rispettare l’ambiente e provvedere ad una transizione verde.

Fondo di ricerca carbone e acciaio o RFCS: di che cosa si tratta esattamente

Il fondo di ricerca carbone e acciaio o RFCS serve per finanziare progetti riguardanti questi due materiali. Oltre a questo, si mira a raggiungere un certo livello di innovazione, al fine di ottenere una transizione verde.

Questo significa che più progressi si faranno in questo campo e più si potrà rispettare l’ambiente.

Tra l’altro la cifra che l’Ue garantisce a questo fondo è di circa 40 milioni di euro annuali. Questa somma rimane a disposizione di Università, centri per la ricerca ma anche aziende di tipo privato.

Oltre a questo, tali ricerche vengono svolte soprattutto in regioni che possono garantire un tipo di transizione giusta. I progetti finanziati dal fondo in questione inoltre si occupano di produzione di carbone e acciaio, ma non solo.

A questo obiettivo infatti si aggiunge anche l’organizzazione per l’uso di risorse, la loro conservazione e non solo. Importantissimo infatti anche lo scopo di provvedere al raggiungimento di una certa efficienza industriale.

Ulteriori scopi riguardano la sicurezza nell’ambiente di lavoro, la salute, la protezione ambientale.

In più alcuni progetti sostenuti dal fondo RFCS mirano a trovare delle tecnologie per sostenere le regioni carbonifere o l’estrazione di carbone. Stesso scopo da raggiungere per le altre fasi di lavorazione del materiale. Uno degli obiettivi principali infatti è quello di ridurre le emissioni negative dalla produzione del carbone e acciaio.

Il fondo, il Green Deal europeo e come è gestito

 

Il fondo RFCS lavora a stretto contatto con il programma denominato “Green Deal europeo”, che lotta per il rispetto ambientale. Uno degli obiettivi del Green Deal è quello di sostenere la produzione di acciaio a zero carbonio entro l’anno 2030.

Questo significa fare un importante passo nel settore della decarbonizzazione, così da raggiungere un miglioramento del clima entro il 2030.

Per quanto riguarda invece la gestione del fondo, quest’ultimo è gestito da diversi comitati. Tra questi, il “COSCO”, la cui sigla sta per “Comitato del carbone e dell’acciaio”, formato da diversi rappresentanti degli Stati membri dell’Ue.

Il compito di questo comitato è aiutare la Commissione europea a gestire il fondo RFCS. Oltre al comitato appena indicato, anche i gruppi consultivi del carbone e dell’acciaio si occupano della gestione del fondo.

I gruppi in questione sono il CDO e il SAG, ma ci sono anche gruppi tecnici, che sono nominati direttamente dalla Commissione. Il loro compito principale è quello di monitorare, insieme a quest’ultima, i progetti di ricerca dell’RFCS.

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