I fondi Ue hanno subìto diversi cambiamenti nel corso del tempo. La loro storia infatti può essere suddivisa in diverse tappe e periodo principali, fino ad arrivare agli anni correnti. Oggi esistono diversi finanziamenti stabiliti dall’Unione europea, che mirano a trovare soluzioni innovative per migliorare diversi ambiti.
Fondi Ue: ecco le tappe più importanti nella storia
La storia dei fondi Ue può essere riassunta con diverse tappe importanti. Per quanto riguarda il periodo 1957-1987, gli anni principali per i fondi dell’Unione europea sono tre. In primis il 1957, anno in cui la politica regionale Ue viene delineata, grazie al trattato di Roma. Con quest’ultimo nasce anche la Comunità economica europea e inizia a delinearsi anche un concetto di finanziamento Ue.
Nel 1968 invece si forma la direzione generale della Politica regionale e nel 1975 ha origine il Fondo europeo di sviluppo regionale.
Nel periodo che va invece dal 1988 fino al 1992 si sviluppano i cosiddetti “Fondi strutturali”, che si inseriscono nella politica di coesione Ue. Tale linea politica inoltre introduce, nello stesso arco di tempo, alcuni cambiamenti.
Tra questi, maggiore attenzione per lo sviluppo delle aree che presentano maggiori problemi economici, una programmazione divisa per anni, piani di investimenti. Proprio questi ultimi, nel periodo 1988-1992 danno vita ad altri finanziamenti, per un totale di 64 miliardi.
Ulteriore novità però ha origine nel 1993, anno in cui il Trattato di Maastricht introduce il Fondo di coesione. In più sempre nel 1993 prende forma il cosiddetto “Strumento finanziario di orientamento della pesca”. Non terminano qui però le più importanti tappe storiche per la formazione dei fondi dell’Unione europea.
Le altre tappe storiche
Nel periodo che va dal 1994 al 1999 i finanziamenti stabiliti per i fondi strutturali prevedono un raddoppiamento, come la cifra del Fondo di coesione.
Nel 2000 però si ha un’importante svolta, grazie alla “strategia di Lisbona”. Quest’ultima infatti sposta l’attenzione verso fondi dedicati all’occupazione, ma anche al settore delle innovazioni e alla crescita. Importantissimo anche l’anno 2004, che prevede un aumento del numero di Stati membri dell’Ue, poiché entrano dieci nuovi Paesi. In questo modo, anche il bilancio Ue aumenta e sono previsti 213 miliardi di euro come aiuti finanziari.
Dal 2007 i principali fondi si concentrano per la ricerca, l’innovazione, mentre il 30% dei finanziamenti europei si dirige a infrastrutture, ma anche all’ambiente e al clima. Ulteriori cambiamenti si verificano nell’arco di tempo che va dal 2013 al 2020, in cui vengono creati diversi fondi. Questi sono smistati e volti a migliorare la società Ue sotto ogni punto di vista. La suddivisione in programmi e progetti tipica di questi anni favorisce l’erogazione di sussidi e aiuti economici agli Stati membri.
In questo modo viene favorito lo sviluppo Ue sotto diversi ambiti. In particolare, si ricorda che in questi anni sono presenti diversi fondi europei. Tra questi si ricorda il Fondo Asilo e migrazione, il fondo di coesione, il COSME, il Meccanismo per collegare l’Europa. A questi si aggiungono anche il finanziamento previsto dal programma Europa Creativa, quelli erogati dal Green Deal, Fiscalis, Fondo FEASR, Fondo FEAGA. Tra quelli principali però vi sono anche il Fondo FSE, il FEG, l’EIDHR, i fondi SIE, il fondo LIFE e diversi altri. Tutti questi mirano a migliorare l’Ue e anche l’accessibilità a diversi beni e servizi per i cittadini europei.