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È il nuovo progetto dell’Ue: si tratta della nuova moneta virtuale “euro digitale”, la cui notizia si è diffusa già da aprile 2020. La Banca Centrale europea è favorevole a questo tipo di iniziativa, che aiuterebbe i cittadini ad avere pagamenti sicuri.

Oltre a questo vantaggio però la moneta virtuale ne garantirebbe anche altri. Ultimamente la BCE è ancora in fase decisionale, ma la strada verso la digitalizzazione dell’euro è sempre più spianata.

Euro digitale: di che cosa si tratta esattamente

Si chiamerà “Euro digitale” e, come si intuisce dall’espressione, si tratta dell’euro in formato virtuale. Questa trasformazione della moneta consentirebbe pagamenti semplici ma anche dotati di un’elevata sicurezza.

I vantaggi di questa digitalizzazione monetaria riguarderebbero anche il fatto che la moneta in questione diventerebbe un mezzo accettato universalmente.

La forma di pagamento elettronica sarebbe emessa direttamente dalla BCE e dal resto delle banche centrali nazionali. Ciò le consentirebbe di essere a disposizione di tutti: cittadini, ma anche imprese. Per ora si parla al condizionale perché non è stato ancora confermato nulla.

Il progetto infatti è stato diffuso già ad aprile 2020 ma sembra essere sempre più delineato.

Nonostante la novità, questo non significa che non sarà più possibile accedere al contante. Piuttosto, ciò vuol dire che il cittadino potrà semplicemente scegliere il mezzo di pagamento nell’area euro.

Sebbene gli studiosi stiano ancora studiando i benefici e i rischi di questa moneta virtuale, i vantaggi emersi sono già numerosi. Tra questi, oltre a quelli già elencati, la possibilità di garantire una certa stabilità finanziaria, ma anche una certa protezione della privacy.

Le altre considerazioni sul progetto

Si stima che qualora il progetto in questione venisse realmente approvato, probabilmente già entro il 2022 si potrebbe vedere l’euro digitale. La proposta di realizzarlo è stata diffusa proprio durante la pandemia perché si è pensato a come fronteggiare la crisi economica. Per limitarne i danni e rafforzare la moneta, la sua trasformazione in versione digitale potrebbe essere d’aiuto.

Oltre a questo, un’altra considerazione da fare è che il cartaceo si sta abbandonando sempre di più. A rafforzare questa perdita è anche il problema del Covid.

In un periodo infatti di pandemia come questo, in cui le persone si igienizzano di continuo le mani, le banconote potrebbero essere veicolo del virus.

Altro vantaggio dell’euro digitale potrebbe essere la migliore facilità con cui potrebbero essere distribuiti gli aiuti economici agli Stati.

In più anche se la notizia del progetto si è diffusa nel primo lockdown, l’idea sembrerebbe essere partita già prima. Precisamente, da quando Facebook ha presentato la Libra, ovvero la sua moneta virtuale.

Altra caratteristica dell’euro digitalizzato sarebbe la non appartenenza alla categoria delle criptovalute. Queste ultime infatti sono monete virtuali il cui valore presenta una certa volatilità, proprio perché non hanno un valore in sé. In più non sono garantite da un sistema centrale, da un’istituzione, come invece lo sarebbe l’euro digitale.

Come si è visto l’Ue sta valutando se realizzare o meno la digitalizzazione dell’euro e ne sta considerando gli aspetti benefici e i rischi. Solo nei prossimi mesi si avrà quindi conferma della sua decisione.

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