“End the Cage Age” è il nome di un’iniziativa dell’ICE, sigla che sta ad indicare “Iniziativa dei Cittadini Europei”. Il suo scopo principale è quello di eliminare ogni tipo di gabbia per animali destinati ad uso alimentare.

Di conseguenza si mira a raggiungere un tipo di allevamento in cui gli animali pascolano in modo libero.

Non terminano qui però le caratteristiche di questa particolare iniziativa, nata nel 2018 e che ha raggiunto diversi traguardi fino ad oggi.

 

 

End the Cage Age: di che cosa si tratta esattamente

 

 

End the Cage Age è un’iniziativa per eliminare le gabbie e far vivere gli animali da allevamento in modo libero.  Per la precisione, oggi viene sostenuta in diversi Paesi, 28 in tutta Europa e in più ci sono 170 associazioni diverse che hanno aderito.

L’iniziativa, che è nata nel 25 settembre del 2018, ha raccolto più di un milione di firme, le quali erano state richieste dalla Commissione europea per valutare in modo ufficiale i suoi obiettivi.

La cifra delle firme era già stata superata nel 2019 e finalmente nel 2020 si sono raggiunti importanti risultati.

 

 

I risultati raggiunti

 

 

I risultati raggiunti sono stati consegnati in modo ufficiale il 2 ottobre 2020, quando l’iniziativa ha mostrato alla Commissione europea ben 1,4 milioni circa di firme. Oltre a questo, l’Unione europea aveva richiesto almeno l’adesione di 7 Paesi Ue, ma ad aver aderito sono stati ben 18 Stati membri.

Oltre a questo, la risposta ufficiale è attesa per il 30 giugno 2021, anche se già nei mesi scorsi vi sono stati altri risultati.

Si può affermare infatti che l’Ue sia favorevole alle proposte dell’iniziativa in questione. Gli stessi commissari Woijciechowski, Jourova e Kyriakides durante l’audizione pubblica che si è tenuta ad aprile 2021, hanno dichiarato che l’iniziativa è molto importante.

Proprio per questo, l’Ue ha anche sottolineato che entro il 2023 potrebbe esservi proprio una legge ufficiale che vieti l’uso delle gabbie per animali da allevamento.

Questi sono importanti traguardi, per una petizione a cui hanno aderito ben 1,4 milioni circa di cittadini europei.

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