A partire dal 31 ottobre fino al 12 novembre 2021 si svolge a Glasgow, in Scozia, la 26esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ovvero COP26. Presieduto dal Regno Unito, tale vertice ha il compito di dare una spinta alle misure volte a conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Ma non solo, anche della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Green Deal, cos’è e obiettivi
Il Green Deal europeo, ricordiamo, è un insieme di iniziative politiche portate avanti dalla Commissione europea. Queste sono volte a raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. A tal fine il Parlamento europeo ha già approvato nell’ultimo periodo varie proposte sul finanziamento della transizione verso attività sostenibili e neutre per quanto riguarda le emissioni di carbonio. Lo scopo, appunto, è quello di favorire la transizione dalle attività economiche non sostenibili a quelle sostenibili.
Cop26, verso la neutralità climatica
Proprio in questo contesto a ricoprire un ruolo importante è la 26esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ovvero COP26. Quest’ultima intende spingere i vari Paesi ad adottare misure volte a ridurre l’inquinamento. In particolare gli Stati Uniti, l’Unione Europea e i partner hanno deciso di lanciare ufficialmente il Global Methane Pledge. Si tratta di un’iniziativa volta a ridurre le emissioni globali di metano. Questo al fine di raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius.
Ebbene, oltre 100 Paesi, che rappresentano il 70% dell’economia globale e quasi la metà delle emissioni di metano di origine antropica hanno deciso di impegnarsi in tal senso. Entrando nei dettagli, così come si evince dal sito della Commissione Europea, i sostenitori del Global Methane Pledge includono gli Stati Uniti, l’UE e i seguenti 103 paesi:
- Albania
- Andorra
- Argentina
- Armenia
- Barbados
- Belgio
- Belize
- Benin
- Bosnia Erzegovina
- Brasile
- Bulgaria
- Burkina Faso
- Canada
- Repubblica Centrafricana
- Chile
- Colombia
- Repubblica del Congo
- Camerun
- Costa Rica
- Costa d’Avorio
- Croazia
- Cipro
- Repubblica Democratica del Congo
- Danimarca
- Gibuti
- Repubblica Dominicana
- Ecuador
- El Salvador
- Estonia
- Etiopia
- Stati Federati di Micronesia
- Figi
- Finlandia
- Francia
- Gabon
- Gambia
- Georgia
- Germania
- Ghana
- Grecia
- Grenada
- Guatemala
- Guyana
- Honduras
- Islanda
- Indonesia
- Iraq
- Irlanda
- Israele
- Italia
- Giamaica
- Giappone
- Giordania
- Corea
- Kirghizistan
- Kuwait
- Liberia
- Libia
- Lussemburgo
- Malawi
- Mali
- Malta
- Isole Marshall
- Messico
- Monaco
- Montenegro
- Marocco
- Nauru
- Olanda
- Nepal
- Nuova Zelanda
- Nigeria
- Macedonia del Nord
- Nuie
- Norvegia
- Pakistan
- Palau
- Panama
- Papua Nuova Guinea
- Perù
- Filippine
- Portogallo
- Ruanda
- Arabia Saudita
- Senegal
- Serbia
- Singapore
- Slovenia
- Spagna
- Kitts & Nevis
- Suriname
- Svezia
- Svizzera
- Andare
- Tonga
- Tunisia
- Ucraina
- Emirati Arabi Uniti
- Regno Unito
- Uruguay
- Vanuatu
- Vietnam
- Zambia
La nota della Commissione europea
“L’iniziativa sulla riduzione delle emissioni di metano permetterà di mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento” globale “a 1,5 gradi. I Paesi che aderiscono al Global Methane Pledge – si legge nella nota – si impegnano a raggiungere l’obiettivo collettivo di ridurre le emissioni globali di metano di almeno il 30%, rispetto ai livelli del 2020, entro il 2030 e a muoversi verso l’utilizzo delle migliori metodologie disponibili per quantificare le emissioni“.