La Commissione Europea ha di recente proposto una politica di migrazione legale che si prospetta essere ambiziosa e sostenibile. Il tutto, infatti, avviene con l’ottica di poter attirare competenze e talenti nell’ambito dell’Unione Europea.
Commissione Europea per una migrazione legale volta ad attirare competenze e talenti
Non è passato inosservato il comunicato stampa pubblicato in data 27 aprile sul sito della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. In base a quest’ultimo, infatti, proprio la Commissione ha di recente proposto una politica di migrazione legale. Quest’ultima si rivela essere alquanto ambiziosa e sostenibile. In particolare lo scopo è quello, come già detto, di attirare competenze e talenti nell’ambito dell’Unione Europea. Entrando nei dettagli la Commissione propone iniziative giuridiche, operative e strategiche. Grazie a quest’ultime si intende quindi favoriranno l’economia degli Stati membri.
Ma non solo, rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e migliorare, nel lungo termine, la gestione complessiva della migrazione. Al fine di fornire un quadro più efficace per i percorsi legali verso l’Unione Europea, la Commissione propone di rivedere la direttiva sul permesso unico. Ma non solo, anche la direttiva sui soggiornanti di lungo periodo. Intende, inoltre, intensificare la cooperazione operativa a livello dell’Unione Europea tra gli Stati membri e con i paesi partner. Questo al fine di garantire una migliore corrispondenza tra competenze ed esigenze del mercato del lavoro.
Le dichiarazioni di Margaritis Schinas e Ylva Johansson
Sull’argomento, sempre in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, è intervenuto Margaritis Schinas. A tal proposito il Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha affermato: “I nostri Stati membri sono impegnati a gestire l’arrivo di oltre 5 milioni di persone dall’Ucraina; tuttavia, ciò non esclude la necessità di gettare le basi di un approccio comune e sostenibile alla migrazione dei lavoratori per dare una risposta a lungo termine alle esigenze dell’UE in termini di competenze. Con le iniziative odierne riconosciamo che la migrazione legale ha un impatto positivo in ogni sua aspetto: offre a coloro che intendono emigrare l’opportunità di migliorare la propria situazione, fornendo al contempo lavoratori più qualificati ai paesi ospitanti. Tutto ciò stimola a sua volta l’economia, a vantaggio di tutti“.
Dal suo canto la Commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha affermato: “Ogni anno arrivano legalmente nell’UE da 2 a 3 milioni di cittadini di paesi terzi, contro i 125 000 – 200 000 arrivi irregolari. La migrazione legale è essenziale per la ripresa economica, la transizione digitale e la transizione verde e per creare canali sicuri verso l’Europa, riducendo nel contempo la migrazione irregolare. Con il pacchetto odierno intendiamo semplificare la procedura di domanda che permette di vivere e lavorare nell’UE, rafforzando i diritti dei residenti e dei loro familiari. Sono convinta che stiamo imbastendo una soluzione solida per attrarre nuovi talenti nell’UE nel presente e nel futuro“.