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L’economia, sia a livello nazionale che mondiale, è stata duramente colpita dall’impatto del Covid. Proprio in tale ambito a rivestire un ruolo importantissimo sono le varie iniziative da parte dei governi nazionali, volte a favorire la ripresa economica. In tale contesto si inserisce la Commissione Europea che, proprio in tale contesto, intende dare il suo apporto grazie all’istituzione di una serie di iniziative congiunte, ovvero Joint Cluster Initiatives, denominate “Euroclusters”

Joint Cluster Initiatives per la ripresa economica dei Paesi europei

Al fine di offrire il proprio aiuto nell’attuazione della strategia industriale aggiornata, la Commissione europea ha deciso di lanciare circa 30 iniziative di cluster congiunti che prendono appunto il nome di “Euroclusters”. Quest’ultimi, ricordiamo, non sono altro che partnership strategiche intersettoriali, interdisciplinari e trans-europee.

L’obiettivo, come è facile intuire, è quello di favorire lo sviluppo e l’attuazione di misure a sostegno delle imprese sia all’interno che al di fuori del loro ecosistema. In questo modo si intende fare in modo che imprese e mercati europei siano più resilienti. In particolare lo scopo è quello di sviluppare realtà in grado di resistere alle varie sfide, soprattutto per quanto riguarda le transizioni per un’economia più sostenibile.

Proprio in questo ambito a rivestire un ruolo centrale sono i cosiddetti Cluster. Grazie a quest’ultimi si intendono creare e rafforzare reti di collaborazione europee, al fine di favorire la trasformazione verde e digitale. A tal fine c’è tempo fino al 30 novembre 2021 per prendere parte a tale programma, con la dotazione finanziaria complessiva a disposizione pari a 42 milioni di euro.

Iniziative cluster congiunte: gli obiettivi del bando

Come si evince dal sito della Commissione Europea, gli obiettivi del bando riguardano i seguenti temi, ovvero:

    • Migliorare la resilienza degli ecosistemi industriali dell’Unione Europea, sviluppando interconnessioni tra catene del valore nel mercato unico dell’UE;
    • Innovazione, per l’autonomia strategica per costruire capacità nelle forniture e nelle tecnologie più critiche dei loro ecosistemi;
    • Processi e tecnologie volti a rafforzare la trasformazione in un’economia più verde e più digitale;
    • Formazione, per favorire la riqualificazione e la riqualificazione della forza lavoro attraendo talenti;
    • Internazionale, al fine di aumentare l’accesso alla fornitura globale e alle catene del valore.

Una programma indubbiamente importante che, in base ad alcune stime, contribuirà alla mobilitazione di ulteriori investimenti. Una vera e propria evoluzione che contribuirà a creare, nel lungo periodo, effetti positivi dal punto di vista occupazionale. Non resta quindi che attendere e vedere l’attuazione di questi Cluster e soprattutto i benefici che apporteranno all’economia europea.

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