sviluppo sostenibile

Il Covid ha purtroppo avuto un impatto negativo sull’economia, sia a livello nazionale che mondiale. Una chiara dimostrazione di come quello che accade in un posto possa avere in poco tempo delle ripercussioni non indifferenti anche in un altro Paese. La globalizzazione, d’altronde, è ormai una concreta realtà e proprio per questo motivo si rivela necessario l’attuazione di misure che consentano di dare una spinta all’economia. Il tutto tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche dei vari Paesi. Lo sanno bene molti imprenditori, che nel corso degli ultimi anni sono stati tra i più colpiti dall’impatto delle restrizioni volte a contrastare la diffusione del virus. Proprio in tale ambito non può passare inosservata le decisione della Commissione Europea di unire le proprie forze con quelle delle associazioni degli enti locali e regionali. Questo al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile. Ecco in cosa consiste.

Commissione UE e le associazioni degli enti locali e regionali uniscono le proprie forze per promuovere lo sviluppo sostenibile

In base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, proprio la Commissione europea ha di recente firmato degli accordi quadro di partenariato con cinque associazioni mondiali di enti locali. Entrando nei dettagli si tratta delle seguenti, ovvero:

  • Associazione internazionale dei sindaci francofoni (AIMF);
  • Forum degli enti locali del Commonwealth (CLGF);
  • Platforma/il Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa (CCRE);
  • Città e governi locali uniti (CGLU);
  • Città e governi locali uniti dell’Africa (CGLU-A).

Grazie allo strumento NDICI-Europa globale, è bene sapere, sono stati stanziati 50 milioni di euro. Quest’ultimi volti proprio a garantire una valida assistenza agli enti locali e alle rispettive associazioni per l’elaborazione di politiche volte a favorire la promozione e lo sviluppo sostenibile. Questo, sottolineiamo, a livello locale, regionale, ma anche mondiale.

Gli obiettivi

Entrando nei dettagli, i cinque accordi di partenariato rinnovati riconoscono l’importanza degli enti locali e regionali per l’elaborazione e l’attuazione delle politiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. In particolare tali accordi offrono l’opportunità di:

  • rafforzare la voce degli enti locali e regionali dell’Unione Europea e delle rispettive associazioni nella politica di sviluppo;
  • aumentare il loro coinvolgimento nella cooperazione decentrata;
  • migliorare le prassi attuali in materia di cooperazione decentrata;
  • sensibilizzare gli enti e le associazioni in veste di attori della politica di sviluppo e della governance;
  • potenziare la capacità, creare sinergie e apportare valore aggiunto in veste di rete.

Le dichiarazioni di Urpilainen

Sempre in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, sull’argomento è intervenuta Jutta Urpilainen. A tal proposito la Commissaria per i Partenariati internazionali ha affermato: “Grazie al ruolo di promotori di uno sviluppo sostenibile e inclusivo che crea maggiori opportunità per tutti e non lascia indietro nessuno, gli enti locali e regionali, così come le rispettive associazioni, sono partner fondamentali per l’azione esterna dell’UE”.

Per poi aggiungere: “Spetta a noi, collettivamente, riprendere la rotta verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Entro il 2027 l’UE sosterrà gli enti locali nelle loro iniziative volte a conseguire tali obiettivi e lottare contro le disuguaglianze con un contributo di almeno 500 milioni di €, che si aggiungerà ai 50 milioni di € erogati a favore delle rispettive associazioni nell’ambito dei cinque accordi citati.”

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