In seguito all’emergenza Covid i governi di tutto il mondo hanno deciso di adottare delle misure restrittive volte a contrastare la diffusione del virus. Oltre ad un cambiamento dal punto di vista delle abitudini, bisogna fare i conti anche con un impatto negativo sull’economia. Alcuni settori, purtroppo, risultano particolarmente danneggiati. Proprio in questo contesto s’inserisce un’ottima notizia, ovvero la decisione della Commissione di approvare un regime italiano da 800 milioni di euro. Quest’ultimo è volto ad incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro. Ma non solo, è stato approvato anche un regime da 2,5 miliardi di euro dello Stato italiano. In questo caso è a sostegno dei lavoratori autonomi e degli operatori sanitari.
Regime italiano da 800 milioni di euro per incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro
La Commissione europea ha di recente approvato un regime italiano da 878 milioni di euro per incentivare i datori di lavoro a integrare i lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro, in un contesto duramente colpito dall’impatto del Covid. Il regime è stato approvato ai sensi del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato. Intende ridurre il costo del lavoro sostenuto dai datori di lavoro privati in relazione a lavoratori neoassunti e precedentemente disoccupati.
Tale aiuto si presenterà come un’esenzione dal pagamento dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro, per un periodo massimo di 6 mesi. Un incentivo, quest’ultimo, valido per i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato firmati nel periodo compreso tra il 1º luglio 2021 e il 31 ottobre 2021. È possibile ricevere fino a 3 mila euro di aiuti per ciascun lavoratore assunto. I datori di lavoro interessati, inoltre, non devono aver licenziato dipendenti nei 6 mesi precedenti l’assunzione.
Aiuti di Stato, 2,5 miliardi di euro a sostegno dei lavoratori autonomi e degli operatori sanitari
Sempre nell’ambito degli aiuti di Stato, la Commissione Europea ha di recente approvato un regime da 2,5 miliardi di euro dello Stato italiano a sostegno dei lavoratori autonomi e degli operatori sanitari. Quest’ultimi, visto il contesto segnato dall’impatto del Covid, saranno parzialmente esentati dal versamento dei contributi previdenziali. L’Italia, come già detto, ha provveduto a notificare alla Commissione un regime di aiuti del valore complessivo pari a 2,5 miliardi di euro. In questo modo i lavoratori autonomi e determinati operatori sanitari potranno essere esentati dal versamento dei contributi previdenziali per il 2021. Una misura ammissibile fino a un massimo di 3 mila euro pro capite l’anno.
Le parole di Margrethe Vestager
Sull’argomento è intervenuta Margrethe Vestager. A tal proposito la vicepresidente esecutiva della Commissione, responsabile della politica di concorrenza, ha affermato: “Questo regime da 2,5 miliardi di € permetterà all’Italia di fornire ulteriore sostegno ai lavoratori autonomi che hanno risentito pesantemente della pandemia. Sosterrà inoltre gli operatori sanitari in pensione che hanno dovuto riprendere l’attività per contribuire alla risposta alla COVID-19. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili in grado di mitigare l’impatto economico della pandemia nel rispetto delle norme dell’UE”.