Prosegue il programma COSME, volto a diffondere in Europa l’uso di appalti innovativi. In questo modo, infatti, si intende aiutare ad innovare le aree e i settori gestiti dalle pubbliche amministrazioni e a sostenere e finanziare le attività di innovazione promosse da imprese, startup e mondo della ricerca. A tal fine è stato pubblicato un nuovo bando da 1,5 milioni di euro con l’UE, con lo scopo di finanziare due progetti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo in cosa consiste.
Programma Cosme per progetti che incentivano gli appalti innovativi
Come già detto, per questo bando sono stati stanziati 1,5 milioni di euro e il tasso di cofinanziamento potrà raggiungere il 90% delle spese ammissibili, per un massimo di 750mila euro a proposta. In particolare ai consorzi viene richiesta la creazione di un networking tra la Pubblica Amministrazione e l’ecosistema dell’innovazione, ma anche la gestione di una piattaforma digitale e la realizzazione di cinque eventi volti ad agevolare gli scambi, ma anche per formare, informare e co-progettare.
A presentare i progetti dovranno essere i cosiddetti “Innovation Procurement Brokers”, ovvero soggetti che agiscono in veste di “intermediari per gli appalti per l’innovazione”, in grado di mettere in contatto gli acquirenti pubblici di innovazione con il sistema dell’innovazione. Quest’ultimo è formato da start-up, PMI, incubatori, investitori, ricercatori. Al fine di essere considerato un Innovation Procurement Broker, il consorzio deve dimostrare di riuscire a:
- determinare le esigenze emergenti del settore pubblico dal punto di vista tecnologico;
- realizzare forme di networking;
- coinvolgere i partner finanziatori;
- consentire l’intermediazione tra tutte le parti interessate.
Chi può partecipare al bando
Per poter partecipare al bando COSME, indetto per promuovere la diffusione degli appalti innovativi, i consorzi dovranno presentare progetti che prevedono una serie di attività. Tra queste si annoverano l’organizzazione e la facilitazione di attività di networking tra acquirenti pubblici di almeno due paesi COSME e attori dell’ecosistema europeo dell’innovazione. Si richiede l’organizzazione anche dal punto di vista logistico, comprese le spese di viaggio. Ma non solo, i consorzi si dovranno occupare della moderazione di una piattaforma digitale, al fine di organizzare gli scambi tra i partecipanti nel modo più efficiente. I progetti presentati, inoltre, dovranno prevedere la realizzazione di almeno cinque eventi incentrati sul mondo dell’innovazione, attraverso conferenze, oppure laboratori.
Entrando nei dettagli, possono partecipare a tale bando i consorzi composti da un minimo di tre, fino ad un massimo di sei soggetti, di almeno tre paesi diversi. Possono essere soggetti sia pubblici che privati, quali ad esempio organizzazioni senza scopo di lucro, autorità pubbliche e loro reti o associazioni, organizzazioni internazionali, ma anche università, centri di ricerca e camere di commercio e industria. La scadenza per presentare tali progetti, ricordiamo, è fissata al prossimo 25 febbraio 2021.