trasporto marittimo

In data 9 agosto 2022 la  Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare contributi sull’efficacia dell’esenzione dei consorzi di trasporto marittimo di linea dalle norme antitrust dell’UE. Ecco in cosa consiste.

Commissione raccoglie contributi sull’efficacia dell’esenzione per i consorzi di trasporto marittimo di linea

In base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, è stato pubblicato un invito a presentare contributi sull’efficacia dell’esenzione dei consorzi di trasporto marittimo di linea dalle norme antitrust dell’UE.  Ma non solo, sempre la Commissione ha provveduto ad inviare alle parti interessate della catena di approvvigionamento del trasporto marittimo di linea dei questionari.

Quest’ultimi inerenti l’impatto dei consorzi di compagnie di trasporto marittimo di linea, nonché del regolamento CBER, a proposito delle loro attività a partire dal 2020 a oggi. Tal questi questionari, ricordiamo, sono stati inviati a vettori, caricatori e spedizionieri. Ma non solo, anche operatori portuali e dei terminali. Quest’ultimi hanno tempo fino al prossimo 3 ottobre 2022 per presentare eventuali osservazioni.

Norme antitrust dell’Unione Europea

Entrando nei dettagli, sempre in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, le norme antitrust dell’Unione Europea  vietano generalmente accordi tra imprese che restringano il gioco della concorrenza. Allo stesso tempo  il regolamento CBER offre la possibilità alle compagnie di navigazione con una quota di mercato combinata inferiore al 30% di concludere, a certe condizioni, accordi di cooperazione. Questo al fine di poter fornire servizi di trasporto merci in comune, meglio noti come “consorzi”.

Il regolamento CBER, però, viene sottolineato, scadrà il prossimo 25 aprile 2024. La Commissione Europea deve quindi provvedere al più presto a valutare il funzionamento del regolamento dal 2020 ad oggi. Proprio i contributi sollecitati in data 9 agosto agosto 2022 e i questionari mirati poc’anzi citati, si rivelano essere elementi della valutazione del regolamento CBER.

Grazie ai riscontri raccolti dalla Commissione, quindi, sarà possibile integrare gli elementi di prova raccolti nell’ambito delle attività di monitoraggio settoriale. A tal proposito, come già detto, i soggetti interessati dovranno presentare le loro osservazioni entro il prossimo 3 ottobre 2022. In seguito alla valutazione, quindi, la Commissione Europea potrà finalmente decidere se il regolamento CBER deve scadere oppure oggetto di nuova proroga. Questo, a sua volta, potrà avvenire con oppure senza apportare modifiche.

Alla fine dei lavori, quindi, la Commissione Europea provvederà a presentare una sintesi dei risultati della valutazione in un documento di lavoro dei suoi servizi. La pubblicazione di quest’ultimo dovrebbe avere luogo nel corso dell’ultimo trimestre del 2022. Non resta quindi che attendere e vedere quali decisioni verranno prese in tal senso.

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