L’impatto negativo del Covid prima, l’aumento generale dei prezzi poi, e tutta una serie di altri eventi negativi, hanno purtroppo messo di recente a dura prova il settore economico, sia a livello nazionale che internazionale. Proprio per questo motivo le varie amministrazioni sono al lavoro per intervenire con delle misure ad hoc. Quest’ultime, come è facile immaginare, messe in campo al fine di far fronte a tale situazione e favorire la ripresa economica. In tale ambiato si annoverano gli Aiuti di Stato approvati di recente dalla Commissione Europea. In particolare oggi porremo la nostra attenzione sull’approvazione di un regime italiano nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza a sostegno della produzione di biometano.
Commissione approva regime italiano nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza a sostegno della produzione di biometano
In base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, la Commissione ha di recente approvato regime italiano. Quest’ultimo nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza a sostegno della produzione di biometano nuovi o convertiti. Tale misura, interesserà sapere, rientra nell’ambito della strategia del nostro Paese per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Ma non solo, anche per aumentare la sua quota di energie rinnovabili. In particolare grazie al regime in questione si intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi del piano REPowerEU. Ovvero ridurre la dipendenza dai combustibili fossili esteri e favorire una rapida transizione verde.
Le dichiarazioni di Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza
Sulla’argomento è intervenuta la Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza. A tal proposito la Margrethe Vestager ha infatti affermato: “Il regime di aiuti italiano che abbiamo approvato oggi promuoverà la produzione dell’UE di biometano sostenibile da utilizzare nei settori dei trasporti e del riscaldamento, in linea con il piano REPowerEU”.
Per poi aggiungere: “La misura di aiuto italiana, che sarà in parte finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, aiuterà l’Italia a conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza“.
Sempre sul sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, inoltre, viene ricordato che il regime italiano, in essere fino al 30 giugno 2026, sarà parzialmente finanziato con il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il tutto, ovviamente, a seguito della valutazione positiva, effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio, del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia.