In un periodo storico particolarmente difficile come quello attuale, segnato dall’influenza negativa del Covid sull’economia e dall’aumento dei prezzi, sono davvero molte, purtroppo, le aziende alle prese con una difficile gestione del bilancio. In tale contesto, pertanto, a ricoprire un ruolo importante sono le varie amministrazioni, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Proprio quest’ultime, infatti, prendono tutta una serie di decisioni volte a favorire il rilancio dell’economia. Ebbene, a tal proposito interesserà sapere che la Commissione Europea ha di recente autorizzato due nuove indicazioni geografiche provenienti dall’Italia e dalla Germania. Ecco di quali si tratta.
Commissione autorizza due nuove indicazioni geografiche provenienti dall’Italia e dalla Germania
In base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, la Commissione ha di recente approvato due nuove indicazioni geografiche protette, IGP: una specialità italiana e una tedesca. Entrando nei dettagli si tratta dell’’italiana “Lenticchia di Onano”, aggiunta all’elenco di 1579 prodotti agricoli e alimentari esistente. Hanno inoltre inserito la tedesca “Hohenloher Birnenbrand”nell’elenco delle 258 acquaviti già protette provenienti dall’Unione Europea e da paesi terzi.
Soffermandosi sulla “Lenticchia di Onano“, ricordiamo che viene coltivata esclusivamente in sei comuni della provincia di Viterbo, a nord-ovest di Lago di Bolsena. Con un basso tenore di zuccheri, presenta un sapore pieno e una buona durata di conservazione. La “Hohenloher Birnenbrand”, invece, è un’acquavite che viene prodotta esclusivamente nella zona tedesca dell'”Hohenlohe” attraverso la fermentazione e la distillazione di pere originarie della regione.
Obiettivi dei sistemi di qualità dell’Unione Europea
Come si evince dal sito della Commissione Europea, la politica di qualità dell’Unione Europea intende proteggere i nomi di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche, legate alla loro origine geografica e al know-how tradizionale. Questo al fine di promuoverne le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali.
Ai nomi dei prodotti può essere quindi assegnata una “indicazione geografica” (IG). Questo nel caso in cui abbiano un legame specifico con il luogo in cui sono realizzati. Il riconoscimento delle indicazioni geografiche permette così ai consumatori di fidarsi e distinguere i prodotti di qualità. Il tutto contribuendo anche ad aiutare i produttori a commercializzare meglio i loro prodotti.
Riconosciute come proprietà intellettuale, d’altronde, le indicazioni geografiche ricoprono un ruolo sempre più importante nei negoziati commerciali tra l’Unione Europea e gli altri Paesi. A loro volta, altri regimi di qualità dell’Unione Europea aiutano ad enfatizzare il processo di produzione tradizionale così come prodotti realizzati in aree naturali difficili, come ad esempio montagne o isole.