Per quanto riguarda il discorso sulla tutela della biodiversità, questo è uno degli obiettivi dell’Unione europea. L’Ue mira infatti alla protezione delle specie che rischiano l’estinzione, ma non solo.
Un altro scopo è quello di provvedere anche alla protezione della vita umana ovviamente e in più si vuole proteggere ogni tipo di biodiversità, in tutto il mondo.
Proprio a tal fine, l’Unione europea mette in atto delle strategie.
Tutela della biodiversità: ecco quali sono le proposte dell’Unione europea
La tutela della biodiversità è uno degli obiettivi dell’Unione europea e già a maggio 2020, quest’ultima ha ideato una nuova strategia. I relativi obiettivi dovranno essere raggiunti nel 2030.
Il tema della biodiversità infatti è molto importante, anche perché ci sono diverse specie in via di estinzione e per questo, lo scopo principale della strategia Ue è preservare la natura.
Per la precisione, si mira a riportare quest’ultima alla vita, quindi a ripristinare il suo funzionamento. Per questo, l’Unione europea ha ideato il Green Deal europeo, che possiede diversi fini, tra cui quello appunto di proteggere la biodiversità.
Nella strategia in questione, si vogliono proteggere anche tutte le aree del globo: sia quelle marine, sia quelle terrestri. In primis, ci sono anche le foreste e tutti gli ecosistemi. Tra l’altro, le strategie ideate non sono soltanto a livello nazionale, ma coinvolgono anche diverse autorità regionali e locali.
Le altre caratteristiche delle strategie dell’Unione europea e le strategie adottate
Tra le altre caratteristiche delle strategie dell’Unione europea vi è, come accennato, l’obiettivo di ripristinare il funzionamento naturale degli ecosistemi.
Per la precisione, si mira a recuperare almeno il 30% della superficie terrestre e di quella delle aree marine.
Altro scopo è il fatto di evitare che gli insetti impollinatori rischino l’estinzione. Tra l’altro l’Unione europea mira anche ad aumentare la creazione di aree verdi all’interno di quelle cittadine.
L’Unione europea si serve anche del programma LIFE per cercare di proteggere le specie in via di estinzione. Tramite tale progetto infatti è riuscita a tutelare la lince iberica e un rapace chiamato “grillaio”.
Oltre a questo, gli eurodeputati hanno deciso di creare una piattaforma europea per cercare di fissare obiettivi precisi, al fine di creare più “città ecologiche”.
Con questa espressione si intende indicare città molte attente al rispetto ambientale e con diverse aree verdi.
L’Ue inoltre ha stabilito di destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica. Oltre a questo, si mira a ridurre l’uso dei pesticidi pericolosi del 50%, così come l’uso delle sostanze chimiche dannose.
Si ridurrà inoltre l’uso dei fertilizzanti del 20%. Fino al 2020 poi, l’Unione europea ha attivato diverse altre strategie, come la “direttiva Uccelli” e la “direttiva Habitat”. La prima ha protetto e protegge ancora ben 500 specie di uccelli presenti nell’Ue.
La seconda invece si occupa di proteggere 200 habitat rari e protegge altre specie. A tutto questo si aggiunge anche “Natura 2000”, che mira sempre alla protezione delle specie a rischio di estinzione.
Come si può vedere, ecco che sono diverse le strategie che l’Unione europea ha adottato per raggiungere gli obiettivi prefissati sulla biodiversità.