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La Commissione europea ha accolto positivamente l’accordo tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE in sede di Consiglio in merito al pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa, ovvero REACT-EU. Entriamo nei dettagli e vediamo in cosa consiste.

REACT-EU: 47,5 miliardi per la Politica di Coesione

Acronimo di Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe, il REACT-EU si presenta come lo strumento pensato dalla Commissione al fine di perseguire e ampliare le misure europee volte a contrastare gli effetti negativi sull’economia dell’emergenza Covid. A tal proposito, stando all’accordo provvisorio raggiunto il 18 novembre da Parlamento UE e Consiglio, verrà destinato un importo pari a 47,5 miliardi di euro, di cui 37,5 miliardi di euro per il 2021 e 10 miliardi di euro per il 2022, a fronte dei 55 miliardi inizialmente proposti dall’Esecutivo dell’Unione Europea.

Entrando nei dettagli, il Quadro finanziario pluriennale (QFP) e l’accordo approvato lo scorso 10 novembre 2020 dovranno essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La dotazione complessiva dipenderà, quindi, dai negoziati generali sul QFP, con il REACT-EU che, pertanto, entrerebbe in vigore a partire dal 1° gennaio 2021. Lo scopo di questo strumento, ricordiamo, è quello di contribuire ad una ripresa dell’economia, fornendo nuove risorse da aggiungere ai programmi già esistenti della Politica di coesione.

I principali elementi dell’accordo

Entrando nei dettagli, in base a quanto si evince dal sito della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, tra i principali elementi del compromesso raggiunto tra Parlamento UE e Consiglio si annoverano:

  • totale flessibilità per gli Stati membri di decidere la quota delle risorse per il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, compresa l’iniziativa per l’occupazione giovanile e il Fondo di aiuti europei agli indigenti;
  • i fondi non saranno ripartiti per regione o settore. Gli Stati membri , quindi, potranno porre la propria attenzione sulle zone maggiormente colpite dagli effetti della pandemia o comunque destinare maggiori fondi alle regioni meno sviluppate:
  • possibilità di cofinanziamento UE degli investimenti fino al 100%;
  • concordato un meccanismo retroattivo, grazie al quale saranno ammissibili al sostegno di REACT-EU le spese sostenute a partire dal 1º febbraio 2020;
  • i Paesi dell’UE potranno utilizzare le risorse aggiuntive fino alla fine del 2023;
  • prevista l’assegnazione del 70% delle dotazioni nazionali nel 2021 in base agli effetti socioeconomici della crisi, mentre il restante 30% per il 2022 e verrà calcolato alla fine del 2021 tenendo in considerazione i dati statistici più recenti;
  • prevista la possibilità di assegnare risorse anche ai programmi di cooperazione transfrontaliera esistenti nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • al fine di consentire una mobilitazione agevole e rapida degli investimenti, inoltre, non verranno applicati al REACT-EU le condizionalità ex ante, i requisiti di concentrazione tematica e il quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione.

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