• Situazione attuale, con gli armeni in fuga dal Nagorno-Karabakh, paragonabile ad una pulizia etnica
• Adottare sanzioni contro i funzionari del governo azero, responsabili delle violazioni del cessate il fuoco e dei diritti umani
• Sospendere qualsiasi negoziato sul rinnovo del partenariato con Baku
• Richiesta alla Turchia di frenare l’Azerbaigian, suo alleato
In seguito al violento attacco dell’Azerbaigian al Nagorno-Karabakh, i deputati chiedono sanzioni contro i responsabili e di rivedere le relazioni dell’UE con Baku.
In una risoluzione non legislativa approvata giovedì con 491 voti favorevoli, 9 contrari e 36 astensioni, il Parlamento condanna fermamente l’attacco militare programmato e ingiustificato dell’Azerbaigian contro il Nagorno-Karabakh del 19 settembre, che secondo i deputati costituisce una grave violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, oltre a una chiara violazione dei precedenti tentativi di raggiungere un cessate il fuoco. Con oltre 100,000 armeni che sono stati costretti a fuggire dall’enclave in seguito all’ultima offensiva, i deputati affermano che l’attuale situazione equivale a una pulizia etnica e condannano fermamente le minacce e le violenze commesse dalle truppe azere contro gli abitanti armeni del Nagorno-Karabakh.
I deputati chiedono inoltre all’UE e agli Stati membri di offrire immediatamente tutta l’assistenza necessaria all’Armenia, per far fronte all’afflusso di rifugiati dal Nagorno-Karabakh e alla conseguente crisi umanitaria.
I deputati chiedono che i funzionari azeri vengano sanzionati
Dopo lo choc dovuto all’ultimo attacco dell’Azerbaigian, il Parlamento invita l’UE ad adottare sanzioni mirate contro i funzionari governativi di Baku, responsabili di molteplici violazioni del cessate il fuoco oltre a violazioni dei diritti umani nel Nagorno-Karabakh. Nonostante l’Azerbaigian abbia la completa responsabilità di garantire la sicurezza e il benessere di tutte le persone nell’enclave, i deputati chiedono indagini sugli abusi commessi dalle truppe azere, che possono costituire crimini di guerra.
Dopo la preoccupazione causata dalle dichiarazioni irredentiste e provocatorie del presidente azero, Llham Aliyev, e degli altri funzionari azeri che minacciano l’integrità territoriale dell’Armenia, i deputati sollecitano Baku ad allontanarsi da qualsiasi potenziale “avventurismo militare” e chiedono alla Turchia di frenare il suo alleato.
L’UE deve riesaminare le sue relazioni con l’Azerbaigian
Il Parlamento invita l’UE a procedere a una revisione globale delle sue relazioni con Baku. Sviluppare un partenariato strategico con un paese come l’Azerbaigian, che viola gravemente il diritto internazionale, gli impegni internazionali e che inoltre ha una situazione allarmante in materia di diritti umani, è incompatibile con gli obiettivi della politica estera dell’UE. I deputati dunque esortano l’UE a sospendere qualsiasi negoziato sul rinnovo del partenariato con Baku e, se la situazione non dovesse migliorare, a prendere in considerazione la possibilità di sospendere l’applicazione dell’accordo di facilitazione per l’ottenimento dei visti europei con l’Azerbaigian.
Il Parlamento invita inoltre l’UE a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di gas azero e, in caso di aggressione militare o di attacchi ibridi significativi contro l’Armenia, i deputati si dichiarano a favore di una sospensione completa delle importazioni da parte dell’UE di petrolio e gas azeri.
Per ulteriori informazioni
Il testo adottato (presto disponibile, cliccare su 05.10.2023)
Registrazione video del dibattito in plenaria (03-10-23)
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Valentina PARASECOLO
Coordinatrice Ufficio stampa Parlamento europeo in Italia
Alberto D’ARGENZIO
Addetto stampa Parlamento europeo in Italia
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Assistente Ufficio Stampa Parlamento europeo in Italia
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Relazioni Media Parlamento europeo in Italia