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Il Fondo europeo per gli investimenti strategici viene indicato anche con la sigla “FEIS” e si tratta di una cifra che l’Ue mette a disposizione delle PMI per poter accedere a prestiti.

Fino ad oggi il numero delle PMI che è ricorso a tale tipo di aiuto ha raggiunto circa le 100000 unità e in più sono stati finanziati, grazie al FEIS, anche diversi progetti infrastrutturali.

Lo scopo principale di questo fondo è quello di far raggiungere prestiti con tassi di interesse migliori, ma non solo.

Fondo europeo per gli investimenti strategici o FEIS: di che cosa si tratta esattamente e gli scopi

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici presenta in totale 21 miliardi di euro che provengono sia dall’Ue, sia dalla Banca europea per gli investimenti.

Il suo obiettivo principale è quello di sbloccare finanziamenti per un totale di circa 300 miliardi di euro in 3 anni. Di conseguenza il fondo mira a finanziare progetti delle PMI, che hanno trovato ostacoli per accedere ad altri tipi di finanziamenti privati.

Lo strumento in questione è una parte molto importante del piano di investimenti per l’Europa, anche perché nel momento in cui le PMI o i progetti infrastrutturali non hanno la possibilità di accedere alle risorse pubbliche o ad altri tipi di finanziamenti, possono ricorrere a questo tipo di fondo.

I settori che il FEIS è in grado di finanziare sono ben specifici: oltre a quello delle infrastrutture c’è anche quello dell’ambiente, dell’agricoltura, dell’istruzione, della tecnologia digitale, dei progetti sociali e il settore sanitario.

Come funziona e le altre caratteristiche del FEIS

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici aiuta quindi tutte quelle piccole imprese a nascere, nonché a crescere. Oltre a questo però può essere considerato anche come una garanzia che si basa direttamente sul bilancio dell’Unione europea e in più permette alla BEI di proteggersi da eventuali perdite.

Ulteriore caratteristica del FEIS è che non tutti i progetti per cui si richiede domanda, possono essere finanziati dal fondo. Per accedervi infatti è necessario superare una serie di requisiti.

Per richiedere questo aiuto inoltre si può far parte sia del settore privato, sia di un ente pubblico, ma non solo. Persino un istituto finanziario può presentare domanda, come una PMI o anche una piattaforma o un fondo.

Oltre a questo esiste anche un “FEIS 2.0”, chiamato così perché dopo che il primo ha visto un enorme successo e un numero elevato di domande, il presidente Juncker ha proposto nel 2016 di estendere di altri tre anni la durata del fondo. Quest’ultimo infatti sarebbe dovuto terminare nel 2014, ma in realtà è stato prolungato ulteriormente e dopo il 2018, ha subito ulteriori proroghe.

Come si è visto, il fondo europeo per gli investimenti strategici è un aiuto molto importante che viene utilizzato soprattutto dalle PMI, anche se non è stato realizzato solo per aiutare questa categoria, ma possono accedervi anche altri tipi di soggetti. Tra l’altro, i settori che è in grado di finanziare sono diversi e le sue caratteristiche hanno permesso a tanti individui di accedere a prestiti che senza l’aiuto del FEIS non avrebbero potuto raggiungere.

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