Le misure Ue riguardanti la cosiddetta “energia verde” sono numerose e mirano ad apportare un miglioramento per il livello di emissioni di CO2 nell’aria, ma non solo. Tali provvedimenti infatti riguardano anche i trasporti, decisioni sui riscaldamenti e diverse altre. L’Unione europea mira a trovare soluzioni significative per il settore energetico, in quanto tale campo risulta essere una delle principali fonti di emissioni.
Energia verde: ecco quali sono le principali misure dell’Unione europea
L’espressione “Energia verde” indica un tipo di energia sostenibile, obiettivo dell’Unione europea. Quest’ultima mira a perseguirlo tramite diverse decisioni e misure, come per esempio alcune riguardanti il settore trasporti, ma anche altre concernenti i riscaldamenti.
Scopo principale dell’Ue è quello di arrivare, entro l’anno 2050, al raggiungimento delle emissioni zero. Tra le principali misure volte a migliorare la situazione, vi è anche quella di rendere più forte il livello di cooperazione tra i vari Paesi Ue. Altro punto importante riguarda anche il fatto di rafforzare le infrastrutture energetiche tra gli Stati dell’Unione europea. Questo però non è tutto, anche perché le misure sull’energia sostenibile sono anche altre.
Le altre misure dell’Unione europea
Tra le altre misure dell’Unione europea e tra le altre proposte, vi è anche quella relativa all’uso dell’idrogeno rinnovabile. Utilizzando quest’ultimo infatti sarà possibile produrre energia però senza emettere gas serra. Secondo alcuni calcoli infatti si stima che usufruire di questo prodotto significherebbe raggiungere la decarbonizzazione di diversi settori industriali.
Secondo altre stime, entro il 2050 l’idrogeno potrebbe ottenere una richiesta compresa tra il 20% e il 50% per il suo uso nel settore energetico dei trasporti e una richiesta compresa tra il 5 e il 20% per il campo industriale dell’Unione europea. Di conseguenza si può affermare che l’idea dell’idrogeno rinnovabile potrebbe costituire una soluzione importante.
Un’altra potrebbe invece essere rappresentata dalle energie rinnovabili marine, come per esempio alghe da usufruire come carburanti biologici, ma anche energia solare “galleggiante”. Tutte queste misure, che l’Ue ha proposto e a cui tende prestare sempre più attenzione, possono migliorare la soluzione e permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati, con una maggiore rapidità.