Provvedimento temporaneo “di fine anno”, il decreto Milleproroghe rappresenta in questi giorni uno dei principali argomenti di discussione. Diversi gli emendamenti presentati e che vanno a toccare vari argomenti. A partire dalla cassa Covid fino ad arrivare al bonus psicologo, in effetti, vi è l’imbarazzo della scelta.
Decreto Milleproroghe: in attesa della fiducia
A differenza di quanto ipotizzato, sembra che le norme inerenti i lavori collegati al Superbonus non saranno inserite come emendamento al Milleproroghe. Come riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, dovrebbero essere inserite nel prossimo decreto sulle bollette. Soffermandosi proprio sul decreto Milleproroghe, ricordiamo che è all’esame delle commissioni Affari costituzionali e bilancio della Camera. Sono oltre 600 emendamenti segnalati, con il governo che ha preannunciato ai capigruppo della Camera che apporrà la fiducia sul decreto Milleproroghe venerdì 18 febbraio. La fiducia, quindi, verrà apposta nella giornata di venerdì dopo le 14, per poi essere votata in Aula il prossimo lunedì 21 febbraio.
Decreto Milleproroghe: dalla cassa covid al bonus psicologo
Tra le proposte di modifica al Milleproroghe si annovera quella di prolungare gli ammortizzatori sociali legati al Covid, così come dello stop al versamento di Tosap e Cosap per chi occupa spazi e aree pubbliche.
Ma non solo, le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento, attualmente in discussione, che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro nel 2022 per finanziare il cosiddetto “bonus psicologo”. Quest’ultimo dovrebbe essere pari a 600 euro l’anno e potrebbe interessare circa 18 mila persone. Il valore risulterà differente a seconda dell’Isee, con il valore massimo di quest’ultimo fissato a 50 mila euro.
Tetto contante e proroga aliquote per Transizione 4.0
Intanto a destare interesse è la decisione di Lega e FI di votare con FdI una retromarcia sul contante. In particolare il tetto che dallo scorso 1° gennaio è sceso a 1.000 euro torna, almeno per tutto il 2022, fino a duemila euro. L’entrata in vigore della soglia più bassa, ovvero a mille euro, quindi, dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1° gennaio del 2023. Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato un emendamento che conferma le disposizioni temporanee in materia di riduzione di capitale anche alle perdite emerse entro il 31 dicembre 2021.
Per finire ricordiamo che, in base a quanto spiegato in una nota da Giorgio Lovecchio, vice capogruppo M5S in commissione Bilancio alla Camera: “Grazie a un emendamento a mia firma approvato oggi (15 febbraio 2022 ) al decreto Milleproroghe proroghiamo di sei mesi, fino al 31 dicembre 2022, le aliquote agevolative riferite al 2021 per gli investimenti in beni ordinari rientranti nel programma Transizione 4.0, a patto che gli stessi beni siano stati ordinati entro il 31 dicembre scorso e che sia stato saldato un acconto pari ad almeno il 20% del costo totale“.