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In seguito all’emergenza covid il governo ha adottato una serie di misure restrittive volte a contrastare la diffusione del virus. Una situazione che ha avuto un impatto non solo dal punto di vista sociale, ma anche economico, con alcuni settori particolarmente colpiti da questa situazione. Ne sono un chiaro esempio gli operatori fiere e congressi per cui la Commissione europea ha di recente dato il via libera agli aiuti pubblici, così come previsti dal decreto Ristori quater e da un bando del Ministero dei beni culturali. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo in cosa consiste.

Aiuti di Stato, via libera al sostegno per operatori fiere e congressi

Buone notizie arrivano da Bruxelles, dove la Commissione europea ha dato il via libera agli aiuti pubblici destinati alle imprese attive nel settore congressuale e fieristico, così come previsti dal decreto Ristori quater e da un bando del Ministero dei beni culturali. Secondo la Commissione Europea, infatti, tali misure rispettano le norme del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato. La Commissione europea ha infatti approvato lo schema di aiuto nazionale a sostegno degli operatori nei settori fiere e congressi, per una somma complessiva pari a 370 milioni di euro.

Lo scopo è quello di sostenere quei settori che, in seguito all’impatto negativo del covid sull’economia, si ritrovano a dover fare i conti con una situazione particolarmente critica. Entrando nei dettagli, 350 milioni di euro sono previsti dal decreto Ristori quater, mentre altri 20 milioni erano già stati messi in precedenza a disposizione dal MIBACT attraverso un apposito bando. In base a quanto stabilito dalla Commissione europea, il regime italiano soddisfa le condizioni stabilite nel Temporary framework. Tale aiuto non supera l’importo di 800 mila euro per impresa ed è limitato nel tempo. Le sovvenzioni dirette, infatti, saranno erogate fino al 30 giugno 2021.

Approvato regime italiano per fiere e congressi

Gli aiuti di stato approvati da Bruxelles, ricordiamo, fanno riferimento a due misure ad hoc in tema di internazionalizzazione. La prima, come già detto, si riferisce allo stanziamento stabilito dal decreto Ristori quater di 350 milioni di euro. Quest’ultimi risultano così ripartiti: 130 milioni di euro rivolti agli enti fiera e agli organizzatori di fiere; 130 milioni di euro agli organizzatori di congressi; 90 milioni di euro per gli erogatori di servizi di logistica, trasporto e allestimento con una quota superiore al 50% del fatturato derivante da attività riguardanti fiere e congressi.

La seconda misura, invece, fa riferimento ad un bando con cui il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, ovvero il MIBACT, ha stanziato 20 milioni destinati agli operatori fiere e congressi che abbiano dovuto fare i conti con un calo del fatturato per via della cancellazione, l’annullamento o il rinvio di almeno un evento fieristico o congressuale in Italia o all’estero, previsto nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 30 settembre 2020, a causa dell’emergenza covid. Il calcolo viene svolto confrontando i ricavi del periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 luglio 2020 con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente.

Entrambe le misure, ricordiamo, fanno riferimento al Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali che è stato istituito dal decreto Rilancio al fine di fornire sostegno gli operatori che si ritrovano a dover fare i conti con notevoli perdite economiche a causa dell’emergenza Covid.

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