Le parole “certificato verde” si sentono sempre più spesso e indicano un documento che sarà in formato digitale e dove saranno scritti diversi dati. Tra questi, se il proprietario ha effettuato il vaccino, se ha fatto uno o più tamponi e il loro risultato.

Ci sono ancora alcune caratteristiche da stabilire, ma la novità maggiore è che l’Unione europea ha stabilito la data: il 21 giugno. A partire da quel giorno infatti si potranno usare questi certificati. Non mancano però anche delle opinioni contrarie a riguardo, che concernerebbero le possibili discriminazioni. In realtà l’Ue ha cercato di rispondere in proposito, perché il documento in questione non è discriminatorio, ma serve per viaggiare in sicurezza in tutto il territorio.

 

 

Certificato verde:  di che cosa si tratta esattamente e le novità a riguardo

 

 

Il certificato verde sarà in formato digitale, ma non è questa l’unica caratteristica di questo importante documento ideato dall’Unione europea. Il suo scopo principale infatti sarà quello di indicare diverse informazioni, tra cui le diverse precauzioni che il soggetto ha preso nei confronti della pandemia.

Si parla quindi di dati sul vaccino effettuato, sui tamponi e sui loro risultati. Tutto questo si è pensato per aumentare il livello di sicurezza all’interno dell’Unione europea, ma non solo. Un altro obiettivo infatti è quello di far riprendere anche l’economia e il turismo.

Nello stesso tempo però si mira anche a preservare questi ambiti e la diffusione dei contagi, da quella che sembra essere un’estate all’insegna delle riaperture.

Da aggiungere a tutto questo poi anche il fatto che sarà presente un QR Code per usare il certificato in questione in modo agevole. In più questo elemento potrà anche evitare di falsificarlo. Si tratta tra l’altro di una documentazione gratuita, ma non solo.

Ci sono infatti delle importanti novità a riguardo.

 

Le novità riguardo questa documentazione “verde”

 

Riguardo la certificazione in questione, a quanto pare la Commissione europea ha stabilito una data: quella del 21 giugno. A partire da quel giorno infatti saranno erogati i certificati digitali verdi.

Oltre a questo però sembrerebbe essere stato deciso anche un periodo di prova a partire dall’inizio di giugno, per vedere bene come funzionerà il tutto.

Per quanto riguarda l’indicazione dei dati personali del proprietario del certificato, si indicheranno solo quelli indispensabili e si manterrà il più possibile il livello di privacy.

Sebbene poi molte persone parlino di discriminazione, in realtà l’Unione europea ritiene che se tutti adotteranno la documentazione, il problema non potrà esistere. Tra l’altro si tratta di un sistema adottato per garantire la sicurezza in tutto il territorio Ue, per evitare la diffusione dei contagi.

Questo infatti è il problema principale e tra l’altro il documento in questione potrebbe anche aiutare a risollevare l’economia e il turismo. Proprio per questo, si tratta di un’importante decisione.

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