Strategia europea

Gli aiuti economici per l’Italia che sono stati approvati dall’UE sono diversi e riguardano anche altri Stati membri dell’Unione europea.

Alcuni però, come ad esempio il Mes, sono stati rifiutati dalla nazione, in favore del Recovery Fund e di altri prestiti di cui la penisola potrà a breve usufruire.

Il Governo intanto spinge l’Unione europea per l’erogazione del Recovery Fund, anche perché la crisi economica continua a preoccupare.

Aiuti economici per l’Italia: ecco i Fondi Bei

Tra gli aiuti economici per l’Italia c’è quello del cosiddetto “Fondo BEI”, erogato dalla Banca europea per gli investimenti, denominazione da cui deriva la sigla “BEI”.

L’annuncio dell’arrivo del fondo in questione si era già diffuso durante il periodo di lockdown a marzo e aprile 2020 e le cifre stabilite sono così suddivise: 2 miliardi per la Sanità italiana e 3,3 miliardi le PMI, la cui sigla indica le Piccole e Medie Imprese che possiedono fino a un massimo di 250 dipendenti.

Parte della stessa cifra inoltre è stata diretta alle Midcap, la cui sigla indica le imprese a media capitalizzazione che possiedono tra i 250 e i 3mila addetti.

Per quanto riguarda l’erogazione dei prestiti, questi ultimi a quanto pare sosterranno la penisola italiana secondo una strategia suddivisa in ben 15 anni.

La BEI ha anche erogato un fondo per la Sardegna di ben 100 milioni di euro e uno per la Sicilia di 50 milioni. Tra l’altro, al fine di smuovere il totale delle cifre menzionate, si è utilizzato e si sta ancora utilizzando, il cosiddetto “EGF”, ovvero “European Guarantee Fund”, il Fondo di Garanzia europeo.

Quest’ultimo è di 25 miliardi di euro e permette alla BEI di mobilitare tutti i finanziamenti previsti dai progetti di emergenza Covid. Per ora il Fondo di Garanzia in questione rimarrà attivo fino al 2021, anche se gli Stati membri dell’UE possono stabilire di prorogare la sua durata.

Si precisa che la maggior parte dei finanziamenti dell’EGF sarà destinato alle PMI, in particolare il 65%. Per quanto riguarda le Midcap invece, queste potranno ricevere una cifra pari al 23% del totale del Fondo.

Tutte le imprese che presentano più di 3mila dipendenti riceveranno invece il 5% della somma. Il restante 7% sarà per le altre piccole e medie imprese e per sostenere il capitale di rischio, quello per la crescita e quello per la crescita ad alto rischio. Quest’ultimo è riservato soprattutto alle start up.

Un altro aiuto economico all’Italia approvato: il Recovery Fund

L’Italia ha ottenuto l’approvazione dall’UE per ricevere il cosiddetto “Recovery Fund”, fondo che la Commissione europea ha deciso di erogare agli Stati membri dell’Unione europea per fronteggiare l’emergenza Covid.

L’aiuto in questione fa parte di un piano di recupero europeo che l’UE ha lanciato già dal 26 maggio 2020 e che mira a fornire una serie di aiuti utili per fronteggiare la crisi economica.

Il piano rientra nella strategia suddivisa in due parti: la prima è composta dal “Next Generation EU”, che è un insieme di fondi che ammonta a 750 miliardi totali e servirà a rafforzare il bilancio dell’UE per il periodo che va dal 2021 al 2024.

La seconda invece consiste nel “Bilancio rafforzato” che corrisponde a 1.100 miliardi di euro, somma che aiuterà gli Stati membri per tutto il periodo compreso tra il 2021 ed il 2027.

Il Recovery Fund rientra proprio in uno dei diversi strumenti in cui si suddivide il piano Next Generation UE ed è chiamato anche “Recovery and Resilience Fund”.

L’ammontare della sua cifra corrisponde ad un totale di 672,5 miliardi di cui 312,5 saranno erogati a fondo perduto e 360 invece saranno destinati a prestiti. L’aiuto in questione mira alla ripresa economica italiana ed europea e a quanto pare però, la Commissione europea e il Parlamento europeo ancora devono trovare un accordo, previsto per il mese di novembre 2020.

Per questo sembrerebbe che gli aiuti economici provenienti dal Recovery Fund non arriveranno in Italia prima di Febbraio 2021.

Oltre a questo però, è bene anche spiegare le caratteristiche di un altro fondo che fa parte del Next Generation EU e che arriverà in Italia. Si tratta del “React-EU”, che consiste nell’erogazione di 47,5 miliardi di euro a fondo perduto utili per sostenere lavoratori, sistemi sanitari, PMI.

Il Fondo Sure: che cos’è

Un altro aiuto economico per l’Italia erogato dall’UE è rappresentato dal cosiddetto “Fondo Sure” che a quanto pare è un prestito utile per finanziare le spese che lo Stato dovrà sostenere per finanziare la cassa integrazione, ma non solo. La cifra in questione infatti mira anche a sostenere tutte quelle spese statali che serviranno per evitare che la nazione veda salire la percentuale di disoccupati.

Della somma totale erogata dall’Unione europea, corrispondente a 87 miliardi di euro, l’Italia vedrà 27, 5 miliardi di euro, mentre la Spagna 21,3 e la Polonia 11,2.

Un aiuto economico dibattuto e rifiutato: il Fondo Mes

La sigla “Mes” sta per “Meccanismo europeo di stabilità” e a lungo si è dibattuto su quello che viene chiamato anche “Fondo salva-Stati”.

Proprio a fine ottobre 2020 però, dopo ripetuti scontri all’interno del Governo italiano, diviso fra una linea che era favorevole a richiedere questo fondo e una invece che era propensa a rifiutarlo, alla fine si è arrivati al punto in cui il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione sul suo utilizzo. Questo significa che per ora sembra aver vinto il gruppo dei contrari.

Come si è visto, gli aiuti economici che provengono dall’Unione europea e di cui la penisola italiana può disporre per cercare di fronteggiare l’emergenza Covid sono diversi e la loro erogazione sarà suddivisa in modo da ricoprire diversi anni.

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