•Il rimborso dei prestiti per la ripresa dell’UE aumenta a causa dei tassi d’interesse più alti
•Intervenire ora per mantenere la capacità dell’UE di finanziare le proprie priorità e politiche
•L’inflazione elevata riduce il valore reale del bilancio UE
•Riformare il bilancio a lungo termine e le entrate dell’UE
Il Parlamento suona l’allarme sull’impatto dell’aumento degli oneri finanziari per i prestiti effettuati per finanziare il Piano di ripresa, che mette a rischio i programmi chiave dell’UE.
In una risoluzione adottata mercoledì con 434 voti favorevoli, 99 contrari e 89 astensioni, i deputati hanno espresso “profonda preoccupazione per il fatto che, senza l’adozione delle misure necessarie, l’aumento dei costi di finanziamento dello strumento dell’Unione europea per la ripresa (EURI) potrebbe limitare gravemente la capacità del bilancio dell’UE di finanziare le priorità e le politiche dell’Unione e di rispondere alle esigenze emergenti”.
Tassi di interesse più alti di quanto previsto nel 2020
Il quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 prevedeva 12,9 miliardi di euro in prezzi del 2018 (15 miliardi di euro a prezzi correnti) per il periodo di sette anni per coprire i costi di finanziamento dell’IUE. Questa cifra si basava sul presupposto che i tassi di interesse sarebbero aumentati gradualmente dallo 0,55% nel 2021 all’1,15% nel 2027, ma già ora sono superiori al 3%.
Conseguenze per i programmi chiave dell’UE come Erasmus+
I deputati affermano che senza l’adozione delle misure necessarie, programmi faro come Erasmus +, EU4Health, il programma “Cittadinanza, uguaglianza, diritti e valori” ed Europa creativa e altri rischiano di subire tagli, mentre l’inflazione elevata sta riducendo il valore reale del bilancio dell’UE.
Le risorse extra normalmente disponibili sono già insufficienti a causa delle molteplici crisi come la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la pandemia COVID-19. Il testo del relatore Johan Van Overtveldt (ECR, BE) sottolinea come, senza una risposta rapida e decisa, sarà “impossibile il finanziamento di nuove importanti iniziative, come la proposta di normativa europea sui chip, senza tagliare i programmi o i fondi esistenti essenziali”.
Necessità di una riforma urgente delle finanze dell’UE
I deputati chiedono una “revisione urgente e ambiziosa del QFP” con architettura e i finanziamenti necessari per gestire efficacemente i costi di rimborso dell’EURI, preservando nel contempo i livelli di finanziamento necessari per i programmi e le politiche, garantendo che l’UE possa far fronte anche alle esigenze future e rispondere alle crisi. Il bilancio a lungo termine riformato deve entrare in vigore entro il 1° gennaio 2024, chiedono i deputati. Infine, propongono l’introduzione di nuove risorse proprie secondo la tabella di marcia giuridicamente vincolante, per garantire “un livello complessivo affidabile e sufficiente di entrate supplementari, anche per coprire gli oneri finanziari dell’EURI”.
Per guardare il discorso del relatore in Plenaria, cliccare qui.
Prossime tappe
La Commissione dovrebbe presentare il progetto di bilancio annuale 2024 alla fine di maggio e proporre una revisione del QFP a giugno, oltre che una nuova serie di entrate dell’UE sempre nel 2023.
Contesto
Nel 2021, la Commissione ha iniziato a prendere in prestito fondi sui mercati finanziari per finanziare lo strumento di ripresa NextGenerationEU. Adottando il QFP, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno concordato che la spesa per coprire i costi di finanziamento dello strumento di ripresa non deve ridurre i programmi e i fondi dell’UE. Secondo l’articolo 311 del TFUE, “l’Unione si dota dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche”.
Adottando questa risoluzione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di rafforzare il proprio bilancio attraverso un sistema di “risorse proprie”, come espresso nella proposta 16 delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Per ulteriori informazioni
Il testo approvato sarà disponibile qui (cliccare su 10/05/2023)
Video del dibattito in Plenaria
Valentina PARASECOLO
Coordinatrice Ufficio stampa Parlamento europeo in Italia
Alberto D’ARGENZIO
Addetto stampa Parlamento europeo in Italia
Santina ROMEI
Assistente Ufficio Stampa Parlamento europeo in Italia
Maurizio MOLINARI
Relazioni Media Parlamento europeo in Italia