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Con l’espressione “Pacchetto finanza digitale UE” si intende una serie di misure che sono state adottate dalla Commissione europea e che riguardano l’ambito della finanza digitale, includendo pagamenti retail, novità sulle criptovalute e non solo.

Queste nuove strategie, chiamate anche “Digital finance package”, sono state proposte già a partire dalla fine di settembre 2020 e ora si stanno consolidando in misura sempre maggiore.

Pacchetto finanza digitale UE: gli obiettivi

Il 6 ottobre 2020 è stato espresso ampio interesse e sostegno, da parte del Consiglio “Economia e finanza”, per il pacchetto finanza digitale UE. Gli obiettivi di quest’ultimo consistono nel rinnovare la competitività tra aziende e imprese nell’ambito finanziario offrendo loro servizi innovativi e forme moderne per i pagamenti.

In più si mira a proteggere i consumatori e a garantire una stabilità finanziaria migliore, nonché a favorire la nascita di start-up, usando la strategia “digital-friendly”, cioè diffondendo la digitalizzazione dei servizi inerenti la finanza.

Ulteriori scopi previsti dal pacchetto

L’insieme di strategie inserite nel Digital finance package comprende novità anche sulle criptovalute, come il nuovo regolamento denominato “Regolamento sui mercati delle criptovalute”, dalla sigla MiCA, che permetterà a tutti coloro che possiedono regolare autorizzazione, di fornire servizi nell’intero territorio UE.

Tale proposta viene denominata “passaporting” e sono collegate ad essa anche diverse misure stabilite per tutelare gli investitori, come l’approvazione dei diritti di questi ultimi sull’emittente di cripto-asset.

Tra gli “elementi di salvaguardia” per chi investe nel campo delle criptovalute, sono presenti anche custodia dei beni, requisiti patrimoniali e un iter obbligatorio da seguire per eventuali dissensi o problematiche.

Il MiCA permetterà, secondo la Commissione europea, di preservare la stabilità del settore finanziario, favorendo l’uso di asset digitali.

Ulteriore decisione del pacchetto finanza digitale riguarda una particolare strategia sui pagamenti retail, perché lo scopo è quello di renderli più efficienti, ma anche più sicuri, per tutti i consumatori dell’Unione europea e per tutte le imprese d’Europa.

L’obiettivo comprende anche la realizzazione di soluzioni di pagamento che avvengano in modo istantaneo tra uno Stato UE e l’altro, ma che avvengano con la stessa rapidità anche se dovessero essere indirizzati a nazioni non presenti nella zona Euro.

In questo modo si eliminerebbero le problematiche relative al cambio di valuta e sarebbe corrisposta la cifra corrispondente esatta, senza incorrere in rischi.

Di fondamentale importanza anche il programma inerente la “cybersicurezza”, cioè il cosiddetto “Dora”, la cui sigla indica il “Digital operational resilience act”.

Con questa strategia, la Commissione europea stabilisce come ulteriore obiettivo del pacchetto finanza digitale, quello di assicurare a tutti i consumatori elevate misure di sicurezza per i pagamenti digitali.

In più, la stessa salvaguardia deve essere presente anche nella limitazione del rischio di eventuali attacchi informatici. Importante anche l’introduzione di un sistema di controllo utile per i fornitori Ict, in modo che ogni operazione possa essere sicura e soprattutto possa tutelare chi la svolge, nonché il destinatario.

Il Digital finance package, come si è visto, è ricco di programmi utili per trasformare la finanza dell’Unione europea, redendola sempre più “digital”, ma allo stesso tempo con sempre meno rischi.

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