• Le imprese con un elevato numero di diritti di proprietà intellettuale generano quasi quattro posti di lavoro su 10 negli Stati membri e pagano stipendi più alti
  • Il loro contributo al PIL dell’UE ammonta al 47 % e originano oltre l’80 % delle importazioni e delle esportazioni dell’UE.
  • Il peso dei settori attivi nelle tecnologie legate ai cambiamenti climatici e ai marchi verdi rappresenta il 14 % del PIL dell’UE e oltre il 9 % dei posti di lavoro

Alicante, ottobre 2022 – Le industrie che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale generano oltre 81 milioni di posti di lavoro nell’UE, direttamente o indirettamente, ovverosia quasi quattro posti di lavoro su 10 nell’Unione europea (39,4 %). Inoltre, il contributo di queste industrie al PIL dell’UE è pari al 47,1 % del prodotto interno lordo totale, per un valore di 6 400 miliardi di EUR.

Questi sono alcuni dei principali risultati dell’edizione 2022 del rapporto sulle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale () e sulla performance economica nell’Unione europea, un importante studio a livello Europeo pubblicato oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO).

Il rapporto rivela altresì che oltre l’80 % delle importazioni e delle esportazioni dell’UE è generato da industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale, producendo un avanzo commerciale di 224 miliardi di EUR e contribuendo a mantenere un equilibrio positivo tra il commercio dell’UE e il resto del mondo.

Il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau, ha dichiarato:

«L’Europa e l’innovazione vanno di pari passo e le imprese che sfruttano la loro proprietà intellettuale (PI) stanno riscontrando evidenti benefici, contribuendo nel contempo al funzionamento del mercato interno dell’UE. Lo studio mostra che, rafforzando l’ecosistema della PI in Europa, rafforziamo l’economia. Le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale sono una forza trainante per l’occupazione e il commercio e possono sostenere l’Europa nel suo percorso verso la ripresa economica e la transizione verde.»

I dati dell’edizione del 2022 mostrano che il contributo dei settori ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale all’economia dell’UE è al suo livello più elevato sin dal periodo 2008-2010 sotto ogni aspetto, come: creazione di posti di lavoro, PIL ed esportazione di prodotti e servizi. Le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale acquisiscono sempre più importanza per l’economia dell’UE.

Queste industrie danno lavoro a più di 61 milioni di persone nell’UE e ulteriori 20 milioni di posti di lavoro nelle industrie che forniscono beni e servizi alle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, i loro salari sono significativamente più alti rispetto agli altri, con un premio salariale del 41 %.

Cambiamento climatico, tecnologie di mitigazione e marchi verdi

Lo studio mostra inoltre che, tra le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale, il peso delle industrie impegnate nello sviluppo di tecnologie di mitigazione dei cambiamenti climatici (CCMT) e relative ai marchi verdi (), molte delle quali riguardanti l’energia e i trasporti, è incrementato negli ultimi anni. I settori ad alta intensità di brevetti CCMT o marchi verdi rappresentano il 14 % del PIL nell’UE, il 9,3 % dell’occupazione e gran parte dell’attività del commercio estero dell’UE.

Nel complesso, circa una domanda di brevetto europeo su 10 presentata da richiedenti dell’UE riguardava tecnologie di mitigazione dei cambiamenti climatici volte a ridurre o prevenire le emissioni di gas a effetto serra. I marchi verdi depositati da imprese con sede nell’UE rappresentano una quota simile di tutte le domande di marchio dell’Unione europea nel 2021.

Settori ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale nel mercato interno dell’UE

Le industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale costituiscono la spina dorsale del mercato unico dell’UE, in quanto rappresentano oltre il 75 % degli scambi commerciali all’interno dell’UE.

Costituiscono inoltre un importante fattore alla base della creazione di posti di lavoro transfrontalieri, poiché quasi 7 milioni di posti di lavoro nei paesi dell’UE sono creati da imprese di altri Stati membri, con una percentuale di tali posti nelle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale superiore al 30 % in alcuni paesi.

Mentre paesi come Germania, Francia, Italia o Paesi Bassi sono leader nella creazione di nuovi diritti di proprietà intellettuale, anche altri come Repubblica ceca, Ungheria, Polonia o Estonia beneficiano fortemente della divisione del lavoro all’interno delle industrie ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale.

NOTA PER I REDATTORI

Questa è la quarta edizione degli studi sul contributo della PI a livello settoriale, che corroborano il valore della proprietà intellettuale per l’economia dell’UE. Lo studio prende in esame il periodo 2017-2019 e copre un’ampia gamma di diritti di proprietà intellettuale (marchi, brevetti, disegni e modelli, diritto d’autore, indicazioni geografiche e diritti sulle varietà vegetali) nonché una serie di indicatori economici. Utilizza una metodologia simile ai tre studi precedenti, pubblicati nel 2013, 2016 e 2019, per fornire una valutazione aggiornata del contributo combinato delle industrie che fanno un uso intensivo dei diritti di proprietà intellettuale. Inoltre, per integrare i dati degli Stati membri dell’UE, sono stati inclusi nello studio anche i dati di Islanda, Norvegia, Regno Unito e Svizzera.

INFORMAZIONI SULL’EUIPO

L’EUIPO è una delle più grandi agenzie decentrate dell’UE, con sede ad Alicante, in Spagna. Classificato come l’ufficio di PI più innovativo al mondo in quattro degli ultimi cinque anni, l’EUIPO gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e i disegni e modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la PI in tutti gli Stati membri dell’UE. Collabora inoltre con gli uffici di proprietà intellettuale nazionali e regionali dell’UE e ospita l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale.

L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale è stato istituito nel 2009 per sostenere la protezione e l’applicazione di tali diritti, oltreché per combattere la crescente minaccia di violazioni della proprietà intellettuale in Europa. È stato trasferito all’EUIPO il 5 giugno 2012 con il regolamento (UE) n. 386/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio.

INFORMAZIONI SULL’EPO

Con quasi 7 000 dipendenti, l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) è una delle maggiori istituzioni di servizio pubblico in Europa. Ha sede a Monaco di Baviera e uffici a Berlino, Bruxelles, L’Aia e Vienna ed è stato istituito con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in materia di brevetti in Europa. Grazie alla procedura centralizzata per il rilascio di brevetti dell’EPO, gli inventori possono ottenere una protezione brevettuale di alta qualità in 44 paesi, coprendo un mercato di circa 700 milioni di consumatori. L’EPO è anche la maggiore autorità mondiale in materia di informazioni e ricerca sui brevetti.

Contatti per i media

Servizio Comunicazione dell’EUIPO

Tel. +34 653674113

press@euipo.europa.eu

Di adminUE

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