• Tutti i deputati devono pubblicare gli incontri con gruppi di interesse e Paesi terzi • Dichiarazioni patrimoniali all’inizio e alla fine del mandato • Regole più severe per i conflitti di interesse, i redditi secondari e i doni • Attività dei gruppi non ufficiali regolamentate e limitate Il Parlamento ha modificato il proprio regolamento interno in risposta alle accuse di corruzione, sulla base del piano di riforma in 14 punti della Presidente Metsola. Le modifiche al regolamento interno del Parlamento sono state adottate mercoledì in plenaria con 505 voti a favore, 93 contrari e 52 astensioni.

I deputati hanno adottato un divieto rafforzato di tutte le attività di lobbying, l’obbligo di presentare dichiarazioni sui contributi esterni ricevuti per tutte le risoluzioni e i pareri, e sanzioni più severe per le violazioni del Codice di condotta.

Inoltre, le modifiche introducono:

  • regole più comprensive sulla pubblicazione delle riunioni, in modo che queste si applichino a tutti i deputati, e non solo a quelli che ricoprono cariche ufficiali, e anche alle riunioni con i rappresentanti di Paesi terzi;
  • norme più severe sulle “porte girevoli”, con un divieto per i deputati di intrattenere rapporti con gli ex deputati che hanno lasciato il Parlamento da meno di 6 mesi, a complemento del divieto di tali attività per gli ex deputati per lo stesso periodo (già adottato dall’Ufficio di presidenza);
  • una definizione più ampia di conflitto di interessi, regole più chiare sulle dichiarazioni di interesse e la possibilità per gli organi competenti di decidere sull’opportunità per i deputati in conflitto di interessi di ricoprire posizioni specifiche;
  • soglie più basse per la dichiarazione di attività remunerate;
  • dichiarazioni patrimoniali all’inizio e alla fine di ogni mandato;
  • norme più severe sull’accettazione di doni e sulla dichiarazione delle spese di viaggio/soggiorno pagate da terzi, sia come deputato che in qualità di rappresentante del Parlamento;
  • un ruolo più incisivo per il Comitato consultivo, che sarà composto da 8 deputati (invece di 5); e
  • norme specifiche per regolamentare le attività dei gruppi non ufficiali di deputati.

La revisione del regolamento interno del Parlamento è avvenuta parallelamente alle azioni intraprese dall’Ufficio di presidenza per attuare le misure del piano in 14 puntiche potevano già essere attuati.

Prossime tappe

Le modifiche entreranno in vigore il 1° novembre 2023, ad eccezione di quelle che autorizzano l’Ufficio di presidenza e i Questori ad adottare misure di attuazione, che si applicheranno immediatamente. Le dichiarazioni di interesse presentate prima di queste modifiche resteranno valide fino alla fine dell’anno.

  Valentina PARASECOLO Coordinatrice Ufficio stampa Parlamento europeo in Italia Alberto D’ARGENZIO Addetto stampa Parlamento europeo in Italia Santina ROMEI Assistente Ufficio Stampa Parlamento europeo in Italia Maurizio MOLINARI Relazioni Media Parlamento europeo in Italia

Di adminUE

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