Importanti novità in arrivo dall’UE. La Commissione Europea, nell’ambito del Single Market Programme, SMP Consumers, ha dato il via ad un nuovo bando. Quest’ultimo volto ad erogare contributi finanziari a organismi di risoluzione alternativa delle controversie designati dagli Stati membri. Il tutto a norma della direttiva ADR 2013/11/UE.
Contributi finanziari a organismi di risoluzione alternativa delle controversie
Ha scadenza il 5 luglio 2022 il bando per i contributi finanziari a organismi di risoluzione alternativa delle controversie a norma della direttiva ADR 2013/11/UE. La dotazione finanziare complessiva, ricordiamo, è pari a un milione di euro. Lo scopo del bando è quello di facilitare l’accesso dei consumatori a enti di risoluzione alternativa delle controversie efficaci ed efficienti. Questo come già detto a norma della direttiva ADR 2013/11/UE.
Ma non solo, come si evince dal sito dell’Ansa, si intende agevolare la sensibilizzazione, la protezione dei consumatori vulnerabili, il networking degli enti nazionali di risoluzione alternativa delle controversie. Questo a livello sia nazionale che europeo. Il tutto favorendo la cooperazione con gli organismi nazionali di applicazione, l’uso di strumenti digitali trasparenti e una buona governance.
Grazia ad un quadro ADR dell’Unione Europea, infatti, si dovrebbe spingere i consumatori ad optare proprio per l’ADR. Questo in particolar modo quando si tratta di risolvere controversie di basso valore.
Che cos’è l’ADR?
Come già detto l’obiettivo del bando è quello di favorire lo sviluppo del panorama della risoluzione alternativa delle controversie, ovvero Alternative Dispute Resolution – ADR, nell’ambito dell’Unione Europea. Proprio in tale contesto sorge spontanea una domanda: ma che cos’è l’ADR? Ebbene, in base a quanto si evince dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico: “Le procedure ADR costituiscono alternative al contenzioso giudiziale. L’ADR è appropriato per la maggior parte delle controversie commerciali relative alla PI e in particolare tra parti di giurisdizioni diverse. ADR può rafforzare il controllo delle parti sul processo di risoluzione delle controversie. Se ben gestito, ADR può far risparmiare tempo e denaro. Inoltre, la sua natura consensuale spesso si traduce in un processo meno contraddittorio, consentendo alle parti di iniziare, continuare o migliorare i rapporti commerciali tra loro“.
Le opzioni ADR, bisogna sapere, comprendono mediazione, arbitrato, arbitrato accelerato e determinazione di esperti. Sempre in base a quanto si evince dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico:
- Mediazione: il mediatore assiste le parti nel raggiungimento di una composizione della loro controversia.
- Arbitrato: le parti sottopongono la propria controversia a uno o più arbitri scelti, per una decisione vincolante e definitiva.
- Arbitrato accelerato: procedura arbitrale con tempi brevi e costi ridotti.
- Expert Determination: procedura consensuale in cui le parti sottopongono una questione specifica a uno o più esperti.