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La Commissione europea ha deciso di adottare una proposta di regolamento al fine di rendere più facile lo scambio di informazioni elettroniche tra le varie autorità impegnate nello sdoganamento delle merci. In questo modo si intende facilitare il lavoro anche agli operatori di mercato che potranno così presentare le informazioni richieste solamente una volta.

Commissione Ue propone uno sportello unico per import ed export

Il blocco commerciale dell’Unione Europea rappresenta il 15% del commercio del mondiale. Solo ne l 2018 sono state gestite quasi 343 milioni di dichiarazioni doganali da più di 2 mila uffici doganali dell’UE, che hanno raccolto 25,3 miliardi di euro di dazi. Le regole attualmente in vigore prevedono varie richieste formali che finiscono per coinvolgere nella maggior parte dei casi autorità diverse, responsabili di vari settori, quali salute e sicurezza, agricoltura, pesca, ambiente, patrimonio culturale, conformità dei prodotti e sorveglianza del mercato.

Proprio per questo motivo le aziende devono inviare diverse informazioni alle varie autorità, ognuna delle quali presenta un proprio portale e delle proprie procedure. Questo, ovviamente, richiede molto tempo per gli operatori economici, ma riduce anche la capacità delle autorità di poter agire in modo congiunto nella lotta ai rischi. Da qui la proposta della Commissione Europea di creare uno sportello unico per import ed export, grazie al quale rafforzare la cooperazione delle autorità di frontiera.

Verso la digitalizzazione delle dogane

Lo sportello unico dell’UE per le dogane si presenta come un’interfaccia unica per la digitalizzazione, grazie alla quale snellire i processi e consentire alle imprese di presentare le informazioni richiesti per le attività di importazione ed esportazione di merci solo una volta. Se da un lato gli operatori economici potranno beneficiare di uno snellimento dal punto di vista sia delle tempistiche che delle formalità richieste, dall’altro canto le autorità potranno utilizzare questi dati in modo tale da lavorare in maniera coordinata allo sdoganamento delle merci e avere una visione a livello europeo di quali siano le merci che entrano ed escono dal territorio.

Tale iniziativa, ovviamente, richiede del tempo. Si tratta infatti di un progetto che comporterà “investimenti significativi a livello sia dell’UE che degli Stati membri”, in quanto i costi di realizzazione dello sportello unico saranno a carico dell’Unione e quindi pagati con il bilancio comune di lungo termine. In particolare i fondi stanziati per questa proposta sono coperti dal bilancio del programma doganale di 950 milioni di euro proposto dalla Commissione per il periodo 2021-2027. Ogni Stato membro, a sua volta, paga per lo lo sviluppo, l’integrazione e il funzionamento del sistema nazionale. L’intenzione è quello di rendere operativo tale sportello entro il 31 dicembre 2027. In seguito, ogni tre anni, la Commissione si occuperà di presentare al Consiglio Europeo una relazione di valutazione inerente, appunto, il funzionamento di questo sportello

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