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Il Covid ha dato il via ad una crisi economica, con cui ancora oggi ci ritroviamo a dover fare i conti. Diversi sono i settori duramente colpiti dall’impatto del virus, tra cui l’export. Da qui la decisione dei vari governi di attuare delle misure ad hoc. Tra questi l’assicurazione del credito commerciale per proteggere le imprese che forniscono merci e servizi dal rischio di un mancato pagamento da parte dei loro clienti.

Le valutazioni dell’UE

Grazie ad una nuova consultazione Bruxelles sta valutando se prorogare o meno il regime temporaneo sugli aiuti di stato in materia di assicurazione del credito all’esportazione a breve termine. Quest’ultimo al momento consente l’intervento anche del settore pubblico.

Ebbene, andrà avanti fino al prossimo 8 ottobre la raccolta di informazioni da parte della Commissione europea sulla disponibilità di capacità di assicurazione privata del credito all’esportazione a breve termine, a fronte dell’impatto del Covid sull’economia.

Assicurazione del credito all’esportazione a breve termine

Ma di cosa si tratta? Ebbene, per aiutare i Paesi europei a far fronte alla crisi causata dal Covid, a partire dal 27 marzo 2020 la Commissione ha deciso di rimuovere temporaneamente tutti i paesi dall’elenco dei paesi a “rischio negoziabile”. Consente, quindi, agli Stati di intervenire in tal senso.

In prossimità della scadenza del 31 dicembre 2021, Bruxelles vuole valutare se vi sono ancora e le criticità che hanno portato a prendere tale decisione. Ma cos’è l’assicurazione privata del credito all’esportazione a breve termine? Entrando nei dettagli bisogna sapere che si tratta di uno strumento a disposizione delle aziende che esportano. Si tratta, in pratica, di credono che offrono la possibilità agli acquirenti di differire il pagamento.

Rischio di credito per l’export

Come noto, il differimento del pagamento porta con sé un rischio di credito per il venditore/esportatore. Per questo motivo le aziende che decidono di optare per tale assicurazione, decidono anche di assicurarsi generalmente presso assicuratori privati. Si tratta proprio della cosiddetta assicurazione del credito all’esportazione. A partire dal 2013 è in vigore la “comunicazione sull’assicurazione del credito all’esportazione a breve termine”.

In base a quest’ultima gli scambi comportano rischi assicurabili sul mercato e non dovrebbero, in linea di principio, essere assicurati dallo Stato o da assicuratori che beneficiano del sostegno dello Stato. A causa del Covid, però, tutto è cambiato e la Commissione Europea ha considerare i propri Paesi come temporaneamente non assicurabili sul mercato fino al 31 dicembre 2021. In prossimità di tale data, quindi, Bruxelles sta raccogliendo informazioni per vedere se nel frattempo è cambiato qualcosa e se vi è la necessità o meno di prorogare tale regime straordinario.

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