Comunicato stampa
07-10-2021
Artico: i deputati chiedono di ridurre la tensione nella regione
- L’Artico dovrebbe rimanere una regione di pace e a tensione ridotta
- Necessario affrontare le allarmanti conseguenze del cambiamento climatico
- Il rafforzamento militare russo nell’Artico è ingiustificato
Il Parlamento chiede una cooperazione internazionale costruttiva nell’Artico e segnala le minacce crescenti alla stabilità della regione.
In una risoluzione adottata mercoledì sulle sfide geopolitiche e la sicurezza nell’Artico, i deputati ricordano che l’UE è impegnata nello sviluppo sostenibile e pacifico a lungo termine della regione e chiedono che gli stati artici e la comunità internazionale tutelino l’Artico come area di pace, di bassa tensione e di cooperazione positiva.
Nel testo si sottolinea come l’attuale modello di governance artica, basato sul diritto internazionale, abbia giovato a tutti gli Stati artici e fornito stabilità alla zona.
Il testo è stato approvato con 506 voti favorevoli, 36 contrari e 140 astensioni.
Cambiamento climatico e comunità indigene
I deputati invitano tutti i paesi interessati e l’UE a rispondere alle conseguenze estremamente allarmanti del cambiamento climatico nell’Artico, nel rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
È inoltre necessario preservare la cultura dei popoli indigeni della regione e tutte le attività che hanno luogo nell’area, incluso l’utilizzo delle risorse naturali, dovrebbero rispettare i diritti dei popoli indigeni e degli altri abitanti e favorire tali popolazioni.
Operazioni russe e cinesi nell’Artico
Inoltre, dalla risoluzione emerge una seria preoccupazione per il progressivo rafforzamento militare russo nell’Artico, gesto che i deputati considerano ingiustificato, in quanto supera sensibilmente i legittimi scopi difensivi. Qualsiasi cooperazione con la Russia nella regione dovrebbe rispondere al principio di dialogo selettivo dell’UE con il paese. Allo stesso modo, la cooperazione non dovrebbe indebolire le sanzioni e le misure restrittive adottate a seguito delle azioni del governo russo in altre parti del mondo.
I deputati si dicono anche molto preoccupati per gli imponenti progetti cinesi nell’Artico. L’UE dovrebbe monitorare con attenzione i tentativi della Cina di integrare la rotta del Mare del Nord nella sua iniziativa “Nuova via della seta” (Belt and Road Initiative), poiché ciò pone a rischio l’obiettivo di proteggere l’Artico dagli interessi geopolitici globali.
Citazione
La relatrice Anna Fotyga (ECR, PL) ha dichiarato: “Accoglierei con favore un aggiornamento della politica artica dell’UE, che dovrebbe continuare a concentrarsi sui problemi delle comunità locali, in particolare quelli delle popolazioni indigene. Nella nostra relazione abbiamo anche affermato come la strategia artica dell’UE debba includere i nuovi bisogni di sicurezza della regione, le crescenti tensioni geopolitiche e i nuovi attori come la Cina. Dobbiamo essere consapevoli che non siamo soli nell’Artico. e insieme a quei paesi che sono nostri stretti alleati, Stati Uniti, Canada, Norvegia e Islanda, possiamo costruire un futuro florido e pacifico.”
Contesto
In vista del voto in Plenaria, una delegazione di deputati della commissione affari esteri ha visitato la Danimarca, la Groenlandia e l’Islanda tra il 21 e il 24 settembre, per discutere con rappresentanti politici e funzionari della cooperazione internazionale le sfide che caratterizzano la regione dell’Artico.
Per ulteriori informazioni
Registrazione video del dibattito (05/10/2021)
Maurizio MOLINARI
Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia
Alberto D’ARGENZIO
Addetto Stampa – ROMA
Valentina PARASECOLO
Addetta Stampa – MILANO