Il passaporto vaccinale è una proposta accolta dall’Unione europea e che è ancora in fase decisionale. Quello che frena la sua realizzazione ha a che vedere con numerosi dibattiti ancora in corso. A quanto pare però il cosiddetto “green pass” ci sarà, salvo cambiamenti, e avrà diverse caratteristiche.

Tra queste, prima di tutto potrebbe esserci anche la presenza di un QR Code, ma gli obiettivi principali consistono nel garantire ai viaggiatori di muoversi in modo sicuro. Sul particolare passaporto infatti saranno presenti tutte le informazioni sul Covid-19 relative a quella persona.

Questo significa che vi sarà indicato se quest’ultima ha ricevuto il vaccino, in quante dosi, se ha effettuato il test e se è risultata negativa.

 

 

Passaporto vaccinale: in che cosa consiste esattamente e le caratteristiche

 

 

Il passaporto vaccinale viene chiamato in questo modo perché è un tipo di documento stabilito dall’Unione europea che consentirà di viaggiare in modo sicuro.

Si tratta precisamente di un passaporto, appunto, che però avrà al suo interno tutte le indicazioni relative alla vaccinazione che il suo proprietario ha effettuato o no.

Oltre a dover indicare però se una persona ha ricevuto il vaccino e in quante dosi, dovrà anche menzionare agli eventuali test a cui il soggetto si è sottoposto.

Per quanto riguarda questi ultimi, si intendono i test per controllare se egli abbia contratto o no il Coronavirus. Ovviamente dovrà anche essere indicato l’esito di queste prove, in modo che si potranno controllare al meglio i contagi.

Va anche detto però che le decisioni dell’Unione europea menzionate devono essere ancora confermate del tutto. Sono presenti infatti numerosi dibattiti a riguardo, in quanto non tutti i cittadini europei sono d’accordo nell’adottare tale misura. Molti infatti ribadiscono che potrebbe ledere ad alcuni diritti, mentre altri smentiscono le problematiche.

Per ora, gli Stati membri che vorrebbero che il passaporto in questione venisse adottato sono soprattutto quelli che hanno sempre avuto un alto flusso di turisti, prima della pandemia.

 

 

Il dibattito riguardo l’adozione del pass

 

Chiamato anche “pass vaccinale”, il passaporto in questione ormai sta per ricevere tutte le conferme attese, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Si tratta di un sistema che dovrebbe essere fornito in modo gratuito e che ogni cittadino europeo potrà avere. I problemi però riguardano alcuni dibattiti ancora in corso.

Tra questi, il fatto che alcuni soggetti hanno dichiarato che una scelta del genere potrebbe ledere ad alcuni diritti, come ad esempio all’art. 32 della Costituzione. Questo afferma che i trattamenti sanitari obbligatori possono essere imposti solo da una legge.

Di conseguenza, la vaccinazione rischia di essere vista sempre di più come un trattamento obbligatorio. In più si teme che determinate informazioni possano essere discriminatorie per alcune persone, soprattutto se fossero erronee.

Se questa è una parte del dibattito, dall’altra tuttavia vi sono numerosi Stati che si schierano a favore del pass vaccinale, in quanto potrebbe garantire una maggiore sicurezza. In questo modo infatti i vari contagi potrebbero essere evitati e quindi si potrebbero evitare rischi come quello di nuove ondate.

Insomma, le novità del pass in questione sono diverse, anche se proprio in questi giorni arriveranno importanti conferme a riguardo, da parte degli organi decisionali dell’Unione europea.

 

 

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